Bruxelles – La Brexit “è una scelta dolosa e me ne rammarico profondamente”. Con queste parole François Hollande, presidente della Repubblica francese, apre il suo discorso dopo l’esito del referendum britannico. “Il voto degli inglesi mette seriamente alla prova l’Europa”, ma il presidente propone di cogliere l’occasione per spronare chi ancora crede nel progetto europeo, sottolineando la necessità di “un scatto in avanti”. E secondo il capo dello Stato è bene che l’uscita del Regno Unito dall’Ue avvenga al più presto: durante una riunione straordinaria del consiglio dei ministri, oggi Hollande “ha chiesto al premier Manuel Valls che l’applicazione delle regole per l’uscita avenga nei tempi piu’ brevi”, secondo quanto riferisce il portavoce del governo, Stephane Le Foll.
L’esito del referendum sulla Brexit deve spingere l’Europa a “mostrare, in queste circostanze, la sua solidità e la sua forza, fornendo le risposte necessarie per tenere sotto controllo i rischi economici e finanziari derivanti dalla separazione del Regno Unito”, anche se precisa che sono già state prese le misure necessarie per reagire. Ma il punto focale della questione, secondo Hollande, è che “la decisione britannica richiede di prendere coscienza, lucidamente, delle carenze nel funzionamento dell’Europa e della perdita di fiducia dei popoli nel progetto che questa porta con sé”. Il presidente francese invita gli Stati membri a reagire sottolineando che “l’Europa per andare avanti, non può più fare come prima”, cioè “deve sostenere progetti e non perdersi in procedure. Deve essere capita e controllata da parte dei cittadini”. E’ opinione del capo dello Stato che ora i cittadini si aspettino “che l’Ue riaffermi i suoi valori di libertà, tolleranza e della pace”, soprattutto di fronte all’immenso “pericolo” rappresentato dagli estremisti e populisti.
Hollande ha dichiarato che la Francia si farà promotrice di un progresso europeista che si concentrerà sull’essenziale, come “la sicurezza e la difesa del nostro continente per proteggere i nostri confini e preservare la pace di fronte alle minacce. L’investimento per la crescita e l’occupazione […], l’armonizzazione fiscale e sociale per fornire alle nostre economie le regole e ai nostri cittadini le garanzie. E infine, il rafforzamento dell’area dell’euro e della sua governance democratica”.