AGGIORNAMENTO del 26 giugno – Sono arrivati ad essere oltre tre milioni i britannici che fino a questa domenica pomeriggio hanno firmato per dire che il referendum per la Brexit va ripetuto.
La Commissione petizioni della Camera dei Comuni ha annuciato che procederà a una verifica per controllare che le firme siano tutte vere e tutti di cittadini britannici con il diritto di partecipare alla petizione.
Bruxelles – Nel giorno della bufera che dall’Oltremanica sta ricoprendo l’Europa (e il mondo), si levano le voci di protesta di oltre 150.000 cittadini britannici che, incapaci di accettare il verdetto popolare, hanno firmato una petizione online per chiedere che il referendum venga ripetuto.
In realtà si tratta di una petizione – che per essere considerata dal parlamento necessita di un numero di firme non inferiore alle 100.000 – avviata il 24 maggio scorso, e che languiva nel sito internet della Camera dei Comuni con sole 22 firme fino all’alba del 24 giugno, quando i risultati del referendum sono stati annunciati. Si chiede al governo britannico “di implementare una legge per la quale se i voti di uno dei due fronti remain o leave sono inferiori al 60%” in un contesto nel quale vi sia un’affluenza inferiore al 75%, “il referendum deve essere ripetuto”.
Languiva fino a ieri, quando è improvvisamente diventata lo strumento per chiedere di votare una seconda volta sull’uscita dall’Unione europea. L’impennata è stata tale che il sito del governo si era bloccato per l’enorme numero di accessi. Secondo i risultati emersi nella mattina di giovedì, il 51,9% degli elettori , o 17,4 milioni di persone, ha deciso di sostenere Brexit , mentre circa 16,1 milioni si sono opposti. L’affluenza è stata pari al 72,2 per cento.
Il numero dei firmatari ha subito un’impennata dopo l’annuncio, fatto dal Primo ministro scozzese Nicole Sturgeon, di un probabile (secondo) referendum sull’appartenenza della Scozia al Regno Unito. Un’ancora di salvezza per l’establishment politico europeo sconfortato? Il grado di possibilità di successo del tentativo è difficile da valutare, ma l’entusiasmo dimostrato dai “resistant remainers” è alle stelle. Si tratta certo di un atto di testimonianza, ma se l’esplosione delle firme continuerà diventerà una questione politica che non potrà essere sottovalutata.
A quanto sembra la petizione era stata presentata da un sostenitore del Leave che voleva mettere i bastoni tra le ruote a quella che al tempo sembrava una certa vittoria del Remain.