Stamattina il Presidente Schulz, il Presidente Tusk e il Primo ministro Rutte si sono incontrati a Bruxelles su invito del presidente della Commissione europea Juncker per discutere del risultato del referendum nel Regno Unito e hanno rilasciato la seguente dichiarazione congiunta:
“In un processo libero e democratico i cittadini britannici hanno espresso il loro desiderio di lasciare l’Unione europea. Ci rammarichiamo per questa decisione, ma la rispettiamo.
Questa situazione non ha precedenti, ma siamo uniti nella nostra risposta. Saremo forti e sosterremo i valori fondamentali dell’UE di promozione della pace e del benessere dei propri cittadini. L’Unione di 27 membri continuerà. L’Unione è il quadro del nostro futuro politico comune. Siamo uniti dalla storia, dalla geografia e da interessi comuni e svilupperemo la nostra cooperazione su queste basi. Affronteremo insieme le sfide comuni per creare crescita, aumentare la prosperità e garantire un ambiente sicuro per i nostri cittadini. Le istituzioni svolgeranno fino in fondo il loro ruolo per mantenere questi impegni.
Ora ci aspettiamo che il governo del Regno Unito attui la decisione del suo popolo nel più breve tempo possibile, per quanto questo processo possa essere doloroso. Qualsiasi ritardo prolungherebbe inutilmente l’incertezza. Esistono regole per procedere in modo ordinato. L’articolo 50 del trattato sull’Unione europea stabilisce la procedura da seguire qualora uno Stato membro decida di lasciare l’Unione europea. Siamo pronti ad avviare rapidamente i negoziati con il Regno Unito sui termini e le condizioni del suo recesso dall’Ue. Finché questo processo negoziale non sarà concluso, il Regno Unito continuerà ad essere membro dell’Unione europea, con tutti i diritti e gli obblighi ivi connessi. In conformità ai trattati, ratificati dal Regno Unito, le normative dell’Ue continuano ad avere pieno effetto sul e nel Regno Unito finché non sarà più membro dell’Ue.
Come concordato, la “nuova intesa per il Regno Unito nell’Unione europea” raggiunta nel Consiglio europeo del 18-19 febbraio 2016 non prenderà effetto e cessa di esistere. Non ci sarà nessuna rinegoziazione.
Per quanto concerne il Regno Unito, auspichiamo che sarà un partner stretto dell’Unione europea in futuro. Ci aspettiamo che il Regno Unito formuli proposte a questo riguardo. Qualsiasi accordo, che sarà concluso con il Regno Unito quale paese terzo, dovrà rispecchiare gli interessi di entrambe le parti ed essere equilibrato in termini di diritti e obblighi.”