Bruxelles – In due giorni ottocento roghi e 5.600 ettari di terreno bruciati. È successo in Sicilia, fra il 16 e il 17 giugno, quando parte dei boschi e della macchia mediterranea della regione sono stati distrutti dal fuoco. I roghi, dieci giorni prima, erano divampati anche nel parco di Pantelleria. Secondo le prime stime i danni materiali ammontano a 30 milioni di euro e “quelli ambientali sono incalcolabili”. Per questo gli europarlamentari della sinistra europea Gue, Curzio Maltese e Eleonora Forenza hanno deciso di rivolgersi alla Commissione europea per chiedere che venga attivato un fondo europeo di solidarietà. E al più presto.
L’opzione è prevista per eventi particolarmente gravi, “disastrosi” come questo. Maltese e Forenze hanno anche chiesto che le autorità della Commissione vigilino perché a livello locale si “agisca tempestivamente” per attivare l’iter amministrativo per ottenere il fondo di sostegno. Alla Commissione è stato poi chiesto di indagare sulla corretta applicazione della direttiva contro i crimini ambientali che devono essere condannati penalmente.
Da accertare sono anche le “eventuali negligenze delle autorità locali competenti”. “Nei prossimi giorni ci impegneremo insieme a Legambiente – ha detto Maltese – a studiare le soluzioni possibili affinché i cittadini siciliani possano essere risarciti a causa dei gravissimi danni provocati da roghi già individuati dagli investigatori italiani come dolosi”.