Bruxelles- I flussi di migranti nel Mediterraneo Centrale “rimangono allo stesso livello dello scorso anno e devono essere ridotti”. È quanto sottolineato nella bozza di conclusioni per il vertice dei leader Ue in programma 28 e 29 giugno. Per il momento il capitolo “Migration” è quello più corposo mentre ancora tutto da scrivere, come è ovvio che sia, è il paragrafo relativo agli esiti del referendum britannico. Per intervenire sulla rotta del Mediterraneo centrale, quella cioè che porta in Italia, viene evidenziata l’importanza di instaurare “un nuovo quadro di cooperazione con i Paesi di transito e di origine”. Occorre insomma proseguire sulla strada del Migration Compact, cioè sulla base di accordi “basati su incentivi efficaci e adeguata condizionalità, iniziando con un numero limitato di Paesi prioritari di origine e di transito”. Per ridurre l’afflusso verso l’Italia, il Consiglio europeo, secondo la bozza di conclusioni, sottolinea l’impegno a lavorare con il governo di unità nazionale “per restaurare la stabilità, combattere il terrorismo e contrastare l’immigrazione attraverso il Mediterraneo centrale”. Per mettere in atto questo approccio, il Consiglio si impegna a mobilitare “tutti gli strumenti rilevanti e le fonti di finanziamento necessarie”.
Un paragrafo sostanzioso è dedicato anche al Mercato Unico, in particolare a quello digitale per cui il Consiglio chiede “progressi veloci e determinati”. Infine un accenno al Piano Juncker che “ha già dato risultati concreti”. La Commissione, recita la bozza, “intende presentare presto proposte per il futuro dell’Efsi, che dovranno essere esaminate con urgenza da Parlamento europeo e Consiglio”.