Bruxelles – Per la prima volta nella storia, città e governi locali di tutto il mondo si uniscono nella lotta al cambiamento climatico. Affronteranno insieme la sfida delle nuove energie sostenibili con l’iniziativa Global Covenant of Mayors for Climate & Energy, lanciata oggi a Bruxelles. Si tratta delle più grande coalizione di città impegnate nel settore energetico e vedrà cooperare l’Eu Covenant of Mayors (il patto dei sindaci europei) e il Compact of Mayors delle Nazioni Unite. A far parte dell’iniziativa saranno 119 Stati con 7.100 città, per un totale di 600 milioni di abitanti coinvolti, vale a dire l’8% della popolazione mondiale.
Maros Sefcovic, vicepresidente della Commissione europea per l’unione energetica, ha definito quella nata oggi come “una coalizione che è davvero unica sulla scena globale”. È dello stesso parere anche Michael Bloomberg, inviato speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per le città e il cambiamento climatico: “Questo è un enorme passo in avanti nel lavoro per raggiungere gli obiettivi che le nazioni hanno concordato a Parigi”. L’ex sindaco di New York ha poi ricordato che “le persone sono il problema, perché consumano energia. Ma sono anche la soluzione”. Per questo è fondamentale partire dalle città, con iniziative che incoraggino i cittadini a usare soluzioni energetiche sostenibili, dalle case fino ai trasporti.
L’accordo servirà a preparasi anche per affrontare le sfide future. Saranno quelle in cui vedremo una crescita delle città con un processo di urbanizzazione accelerata. “Nel 2050, due terzi della popolazione mondiale vivrà nelle città. Ci troveremo davanti a delle mega città, come quelle che stanno già nascendo in India, Cina e Nigeria”, ha avvertito Christiana Figueres, Segretario esecutivo delle Nazioni Unite nel quadro della convenzione sui cambiamenti climatici. “L’altro scenario che ci troveremo davanti, sarà quello della costruzione di nuove infrastrutture. Ne avremo di più nei prossimi 40 anni che nelle centinaia che sono passati. Molte di queste saranno usate nelle aree urbane”, ha aggiunto Figueres. Le città saranno dunque il palcoscenico dove vedere quello che accadrà poi in tutto il mondo. Per questo servirà sapere come agire e che risultati porteranno le soluzioni adottate. “Lo potremo fare con l’aggregazione dei dati, sarà fondamentale per sapere a che punto siamo”. A questo proposito, nel gennaio del 2017, verrà lanciato il sito web del Global Covenant of Mayors, dove si potranno trovare pubblicati tutti i dati raccolti.
Un accordo fra singoli porterà anche a uno scambio di buone pratiche in tema di efficienza energetica e di nuove idee per la sostenibilità. “Perché questa non è la fine, ma solo l’inizio”, come ha ricordato Patrick Klugman, vicesindaco di Parigi.