Roma – La Corte Costituzionale tedesca di Karlsruhe ha stabilito che il piano di acquisto di bond Omt della banca centrale europea rispetta la legge tedesca. Con la decisione odierna i giudici supremi tedeschi hanno convalidato uno degli strumenti anti-crisi della Banca centrale europea (BCE) respingendo, dopo più di tre anni di procedimenti, i rilievi di diversi partiti per quanto riguarda questo programma.
Il meccanismo Omt (Outright Monetary Transactions (Omt) rende possibile per la BCE di acquistare grandi quantità di titoli di stato sul mercato per evitare che le tensioni su tali bond portino a rialzi eccessivi dei tassi d’interesse bloccando l’economia dell’eurozona.
Adottato nel 2012, l’Omt è mai stato utilizzato fino ad oggi. Ma questo non ha impedito a diversi soggetti tedeschi – un deputato notoriamente euroscettico, professori universitari, privati cittadini – di rivolgersi al tribunale, sostenendo che la Bce avrebbe violato il suo mandato che vieta di finanziare direttamente gli stati.
La sentenza della Corte costituzionale tedesca giunge dopo il parere della Corte di giustizia europea a Lussemburgo, della quale aveva chiesto il parere, e che aveva validato le azioni della Bce. In un primo parere nel febbraio 2014, la giudici tedeschi si erano mostrati più vicini alle tesi dei denuncianti.
In pratica, l’assendo odierno dei giudici di Karlsruhe significa che la Bundesbank, la banca centrale tedesca, potrebbe partecipare alla realizzazione degli Omt. La Bce infatti effettua i suoi acquisti attraverso le banche centrali nazionali dell’area dell’euro.
Il significato della sentenza va oltre la portata degli Omt. Da marzo 2015 la Bce, con il cosiddetto Quantitative Easing (QE) ha acquistato massicciamente sul mercato debito pubblico e privato, per rivitalizzare l’attività economica e riportare l’inflazione, prossima allo zero, verso i valori stabiliti nel mandato della banca inferiori, ma prossimi al 2%. La realizzazione di questo programma comporta acquisti di titoli per 80 miliardi di euro al mese, ed è anch’essa affidata anche alle banche centrali nazionali.
Negli ultimi mesi il rapporto tra la Bce e la Germania è diventato sempre più teso, con critiche da parte di esponenti dell’establishment e dei media tedeschi contro la politica di bassi tassi di interesse dell’istituto, accusato di rapinare risparmiatori tedeschi.
Notizia tratta da Askanews.