Londra – Dopo l’interruzione per l’assassinio della deputata laburista Jo Cox, la campagna su Brexit, che nell’ultimo periodo aveva visto i toni innalzarsi e lo scontro accentuarsi, ha ripreso con toni più pacati e con il ricordo della parlamentare.
In una lettera al quotidiano Sun, Boris Johnson, ex sindaco di Londra, ha inaspettatamente confermato la sua “piena fiducia” in David Cameron, primo ministro britannico, mettendo fine ad uno scontro interno al partito che dura da mesi. Johnson ha dichiarato che l’uscita dall’Ue è “un’occasione unica che capita una volta nella vita” ma anche che Cameron deve restare al suo posto, qualsiasi sia l’esito della tornata elettorale.
L’ex primo cittadino ha poi aggiunto che “[Cameron] dovrà mandare un messaggio molto forte ai nostri amici e partner europei sul fatto che questo non è un voto contro l’Europa bensì contro le istituzioni dell’Ue’’. Il suo discorso è parso un mettere le mani avanti in previsione dell’esito del voto del 23 giugno, nel giorno in cui i sondaggi mostrano un vantaggio del fronte del Remain, sebbene di poco.
Questa piena fiducia, a qualche elettore Italiano, potrebbe ricordare lo #staisereno di Matteo Renzi a Enrico Letta, tenendo in considerazione il fatto che diverse testate giornalistiche hanno rivelato che Johnson sarebbe pronto a prendere il posto di Cameron in un possibile governo nel caso di uscita dall’Ue.
Nel giorno di due grandi manifestazioni, quella per il Remain, organizzata da Britain Stronger IN Europe a Hyde Park, e quella organizzata da Vote Leave sulle rive del Tamigi, c’è stato un appello, da parte di Tony Blair, ex primo ministro laburista, e John Major, ex primo ministro conservatore. I due ex leader hanno invitato ad abbassare i toni della campagna elettorale, con un chiaro messaggio per Nigel Farage ed un riferimento al poster da lui presentato che richiama una vecchia propaganda nazista.