Bruxelles – Il suo è stato il governo più breve della storia croata: dopo soli sei mesi il Parlamento ha sfiduciato il premier, l’indipendente Tihomir Oreskovic. La mozione è stata proposta dal partito conservatore dell’Unione democratica croata (Hdz), parte della coalizione di governo di centro-destra, formata anche dal movimento antisistema Most. La sfiducia è passata con i voti favorevoli di 126 deputati su 151.
A spaccare la coalizione di governo la richiesta giunta dal primo ministro, alto dirigente senza esperienza politica, delle dimissioni del leader di Hdz, Tomislav Karamarko, attuale vicepremier, a causa di un caso di conflitto di interesse in cui è coinvolta la moglie. “Questo governo è caduto a causa degli interessi di alcuni individui. Ho provato a fermarlo, e questa è stata la mia unica colpa”, ha dichiarato Oreskovic.
Ora si apre la fase negoziale tra i partiti per trovare una nuova maggioranza entro un mese. La Hdz, come partito principale in Parlamento, ha annunciato che cercherà di formare un nuovo governo, ma alcuni analisti dubitano che potrà ruscire a radunare una maggioranza parlamentare sufficiente. Se così non fosse saranno indette elezioni anticipate, probabilmente in autunno, a meno di un anno dal voto del novembre scorso.