- L'Europa come non l'avete mai letta -
sabato, 17 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Non categorizzato » Carlo Calenda: sugli accordi commerciali non decidono i parlamenti

    Carlo Calenda: sugli accordi commerciali non decidono i parlamenti

    [di Monica Di Sisto] Perché il ministro dello sviluppo economico italiano ha chiesto alla Commissione di tagliare fuori il Parlamento italiano, e tutti gli altri parlamenti europei, dal processo di ratifica del trattato di liberalizzazione commerciale Europa-Canada?

    Redazione</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/eunewsit" target="_blank">eunewsit</a> di Redazione eunewsit
    17 Giugno 2016
    in Non categorizzato

    di Monica Di Sisto* 

    «Grazie del caldo benvenuto!». Questa la reazione del ministro dello sviluppo economico italiano Carlo Calenda alle proteste con fischi e cartelli che, da destra a sinistra, si sono sollevate mercoledì scorso tra i banchi della Camera dei deputati. Calenda era lì per chiarire perché avesse deciso, in assoluta autonomia, di scrivere alla Commissione europea chiedendo di tagliare fuori il Parlamento italiano, e tutti gli altri parlamenti europei, dal processo di ratifica del trattato di liberalizzazione commerciale Europa-Canada (Comprehensive and Economic Trade Agreement o CETA).

    Cecilia Malmström, la commissario al commercio europea, ha ringraziato l’Italia per l’iniziativa che sembra, però, non così spontanea. A Bruxelles molti rumours indicano che il governo italiano sia stato spinto a sostenere la posizione della Commissione avendo ricevuto una pessima valutazione semestrale sull’andamento del deficit nazionale. In sintesi la Commissione ci dice nel documento che il nostro deficit è troppo alto, il debito è troppo alto, l’Italia non sta avanzando nelle privatizzazioni e nelle riforme neoliberiste che aveva accettato di implementare, il settore bancario è fortemente indebitato e questo significa, alla luce del patto fiscale che tiene insieme l’Unione, che la Commissione europea deve procedere nei nostri confronti e minacciarci sanzioni. Stranamente, proprio a ridosso della pubblicazione del rapporto, l’Italia si è schierata inopinatamente al fianco della contestata Malmström.

    A difendere le prerogative del Parlamento italiano si è levata per prima la presidente della Camera Laura Boldrini, ricordando che i parlamenti europei chiedono fin dal lancio del CETA e del TTIP, l’analogo trattato che l’Europa sta negoziando con gli USA, di avere spazio nella discussione e nella ratifica di accordi così ampi da regolare non solo il commercio, ma anche standard di produzione e distribuzione. Boldrini ha dato seguito a un’azione di mail bombing promossa nelle ore precedenti dalla Campagna Stop TTIP Italia nei confronti dei presidenti di Camera e Senato e dei capigruppo in Parlamento, nella quale migliaia di italiani hanno sottolineato loro che «se si considerano le già parziali prerogative del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali rispetto al potere della Commissione europea sui negoziati commerciali, limitate alle ratifiche e alle risoluzioni ma senza nessun potere di emendamento, la posizione del ministro Calenda riduce ulteriormente gli spazi di controllo democratico della politica commerciale dell’Unione».

    Sigmar Gabriel, vicecancelliere e ministro tedesco dell’economia, si è opposto frontalmente all’uscita italiana: «Senza l’approvazione del nostro parlamento, niente via libera della Germania al CETA», ha chiarito. Anche il cancelliere austriaco si è schierato: «l’Europa vuole bypassare i parlamenti nazionali? L’Austria dice no». Al loro fianco Matthias Fekl, segretario al commercio francese: «Il CETA è un accordo di tipo misto, perciò i parlamenti devono avere l’ultima parola: è un imperativo democratico».

    Dal 28 giugno i governi europei si incontreranno per il Consiglio, dove dovranno pronunciarsi sul fatto che l’accordo debba o non debba passare dagli Stati membri. Questo dipende dal fatto che il CETA sia o meno considerato un accordo “misto”, cioè un accordo che si occupi anche di regole, non solo di dazi e di tariffe, la cui competenza non sia affidata dal Trattato di Lisbona, come il commercio estero, esclusivamente alla Commissione, ma sia concorrente con la giurisdizioni nazionali. Se l’accordo non fosse considerato “misto”, potrebbe essere approvato come tale dalla maggioranza del Consiglio europeo che raggiungesse il 55% dei voti e il 65% della popolazione.

    Per questo in tutta Europa le campagne e le associazioni contrarie all’approvazione dell’accordo promuoveranno nei giorni del Consiglio un “CETA Tuesday” in tutta Europa con tempeste di Twitter, email, telefonate e altri mezzi di pressione per spingere i propri governi a opporsi a questa furbesca scorciatoia. In Italia la Campagna Stop TTIP lancerà sul suo sito come al solito tutte le modalità per unirsi alla contestazione online e alle iniziative pubbliche che verranno organizzate nei giorni del Consiglio.

    «Ministro, lei da bambino nella fiction Cuore faceva Enrico, il bambino buono – ha ironizzato il deputato Giulio Marcon, intervenuto in aula per Sinistra Italiana nel corso dell’audizione in Parlamento del ministro Calenda – non faccia il Franti con il suo Parlamento», ha concluso alludendo all’archetipo del bambino cattivo rappresentato nel romanzo. «Ministro, ci piaceva di più da attore», ha rincarato il deputato della Lega Stefano Allasia. Anche nel PD sembra cresca il malcontento, e non solo nella minoranza, per una posizione così netta e non concordata. Quanto questo porterà il governo italiano a più miti consigli, o a un netto isolamento in Consiglio europeo, si chiarirà nei prossimi dieci giorni che ci separano dal Consiglio europeo.

    *vicepresidente dell’associazione Fairwatch, tra i portavoce della Campagna Stop TTIP Italia. 

    Ti potrebbe piacere anche

    Zelensky Rama von der Leyen
    Politica Estera

    A Tirana si sono riuniti i leader europei, ma tutti pensavano a Istanbul

    16 Maggio 2025
    L'assemblea della Repubblica è il Parlamento del Portogallo [foto: Sharon Hahn Darlin/Wikimedia Commons]
    Politica

    Portogallo tra nuove elezioni e nuove incertezze

    16 Maggio 2025
    Cultura

    “L’ultima falsità” di Diego Marani, ambizioni e follie che segnano le vite

    16 Maggio 2025
    elezioni polonia
    Politica

    Le elezioni presidenziali in Polonia, un esame cruciale per il governo europeista di Tusk

    16 Maggio 2025
    Nicusor Dan George Simion
    Politica

    Romania, ballottaggio ad alta tensione tra George Simion e Nicușor Dan

    16 Maggio 2025
    Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
    Politica

    Mattarella visita le istituzioni Ue il 20 e 21 maggio

    16 Maggio 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    Zelensky Rama von der Leyen

    A Tirana si sono riuniti i leader europei, ma tutti pensavano a Istanbul

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    16 Maggio 2025

    Al vertice albanese della Comunità politica europea, per parlare del futuro del continente per quanto riguarda sicurezza, economia e migrazione....

    L'assemblea della Repubblica è il Parlamento del Portogallo [foto: Sharon Hahn Darlin/Wikimedia Commons]

    Portogallo tra nuove elezioni e nuove incertezze

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    16 Maggio 2025

    Il Paese al voto domenica per la terza volta dal 2022 cerca una stabilità che i sondaggi non suggeriscono: si...

    “L’ultima falsità” di Diego Marani, ambizioni e follie che segnano le vite

    di Lorenzo Robustelli @LRobustelli
    16 Maggio 2025

    L'ultimo romanzo dello scrittore emiliano affronta le nostre paure, le nostre vanità, le ambizioni cui non abbiamo il coraggio di...

    elezioni polonia

    Le elezioni presidenziali in Polonia, un esame cruciale per il governo europeista di Tusk

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    16 Maggio 2025

    Domenica i cittadini polacchi alle urne per indicare il successore del conservatore Andrzej Duda. Il candidato sostenuto da Tusk, Rafal...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione