Londra – Mentre la campagna su Brexit in Gran Bretagna si è fermata in segno di lutto per la morte di Jo Cox, la parlamentare laburista uccisa da uno squilibrato, al di fuori dell’isola si continua a parlare del referendum che deciderà l’uscita o meno dall’Unione Europea.
Christine Lagarde e Bill Gates hanno espresso le proprie preoccupazioni per l’eventuale uscita del Regno Unito dall’Ue. Lagarde, direttrice del Fondo Monetario Internazionale, ha avvertito i britannici che al di fuori dell’Ue la loro economia risentirebbe di un profondo shock.
In un discorso a Vienna si è detta preoccupata per il recente nazionalismo economico che ha preso piede in Europa ed ha esortato i politici a fare di più per eliminare le disuguaglianze che hanno portato tanti europei a sentirsi abbandonati.
Il suo discorso ha toccato vari temi, tra i quali l’Uk e l’immigrazione. “Essere parte della Ue ha notevolmente aiutato la trasformazione del Regno Unito in un’economia dinamica e vibrante. Il Regno Unito ha beneficiato di molti contributi da parte dei migranti, talento e duro lavoro da tutto il mondo, compresa l’Ue, fornendo al contempo livelli record di occupazione per tutti i suoi residenti”, ha dichiarato Lagarde.
“Come in tutti i paesi, ci sono persone che stanno lottando in questo nuovo ambiente (l’immigrazione, Ndt), ma per la maggioranza dei cittadini, questo è stato un grande successo” ha continuato la direttrice del FMI.
Un altro aiuto agli unionisti è arrivato da Bill Gates, Ceo di Microsoft e uomo più ricco al mondo, che in un lettera al quotidiano conservatore The Times, ha dichiarato che nel caso di uscita dall’Ue, l’Uk sarebbe molto meno attraente per gli investitori.
“Sarà più difficile trovare e reclutare i migliori talenti provenienti da tutto il continente; talenti, che, a loro volta, creano posti di lavoro per persone nel Regno Unito.” ha dichiarato il milionario statunitense.