Bruxelles – La Commissione Ue ha chiesto all’Austria di recepire al più presto la direttiva sulle sostanze che inquinano l’acqua e che rappresentano un rischio per l’ambiente acquatico. Vienna avrebbe dovuto farlo entro il 14 settembre scorso, ma non ha rispettato i tempi, per questo Bruxelles le ha inviato un parere motivato, seconda tappa del procedimento di infrazione che, nel caso in cui l’Austria non rispetti i suoi obblighi, può concludersi anche con un processo davanti alla Corte di giustizia Ue.
La direttiva sulle “sostanze prioritarie nel settore della politica delle acque” mira a ridurre l’inquinamento delle acque alla sorgente stabilendo una serie di livelli di concentrazione per le sostanze chimiche in modo che queste non rappresentino un pericolo per la salute umana. La Commissione aveva già inviato una notifica formale alle autorità austriache il 20 novembre 2015, chiedendo di allinearsi al più presto alla direttiva Ue. Non essendo ancora stata recepita la normativa, Bruxelles ha deciso di passare alla tappa successiva della procedura d’infrazione. Vienna ha ora due mesi per notificare alla Commissione le misure prese per porre rimedio alla situazione.