Bruxelles – Che il Ceta venga approvato dai Parlamenti di tutti gli Stati membri, o passi il vaglio solo delle istituzioni comunitarie “voglio confutare con forza il concetto che una procedura legale sia più o meno democratica di un’altra”. Lo ha dichiarato la commissaria Ue al commercio Cecilia Malmstrom, intervenendo nel dibattito aperto dall’Italia che, con il ministro allo Sviluppo Carlo Calenda, ha chiesto che il trattato di libero scambio con il Canada sia approvato in fretta con il voto dei soli Parlamento e Consiglio Ue.
“Apprezzo l’interesse dell’Italia per la rapida entrata in vigore dell’accordo, e sosteniamo fortemente il suo punto di vista che questo accordo è una pietra miliare”, che porterà “grandi benefici per i consumatori e le imprese dell’Ue, le Pmi in particolare”, ha affermato Malmstroem confermando di avere ricevuto la lettera del governo italiano.
La Commissione Ue, ha precisato la commissaria, “deve ancora prendere una decisione su quale base legale proporrà la ratifica al Consiglio”, ma “indipendentemente dalle modalità legali scelte per la ratifica, una veloce entrata in vigore è nell’interesse dell’Europa”.
“A prescindere dalla procedura legale che sarà scelta dal Consiglio sulla questione”, ha continuato , “il Parlamento europeo insieme ai governi dei 28 stati membri nel Consiglio potranno dire la loro sulla ratifica del nostro accordo con il Canada, in base alla legislazione Ue”, e i governi prima di venire a discutere a Bruxelles “sono assolutamente liberi di coinvolgere i propri parlamenti prima della riunione del Consiglio”.
Il Ceta, ha concluso la commissaria, “è un accordo commerciale ambizioso che creerà posti di lavoro e crescita e porterà notevoli benefici per i consumatori e le imprese italiane”. L’accordo, ha garantito “non modificherà, in alcun modo, le norme Ue in materia di protezione dei consumatori, della salute, dell’ambiente o le disposizioni del lavoro”, e “le importazioni dal Canada dovranno essere conformi in pieno alle norme dei prodotto dell’Ue, senza eccezioni”.