Roma – “L’Italia sta facendo tutto il necessario” per affrontare la questione dei flussi migratori, “ma occorre che L’Unione europea si assuma l’onere di una gestione complessiva, non solo nell’emergenza ma sistematicamente, nella sua prospettiva storica”. Da Bucarest, dove si trova in visita ufficiale, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella rinnova il suo invito perché l’Ue si faccia carico di una politica comunitaria per affrontare “un fenomeno epocale, che sarà di lunga durata e che richiede una risposta complessiva, concorde, comune dell’intera Ue”.
Mattarella ha sponsorizzato la proposta del ‘migration compact’ avanzata dal governo italiano, “che vuole essere un contributo, una sollecitazione all’Unione europea, per studiare e mettere a punto una linea comune di intervento complessivo, organico, di sistema nei confronti del fenomeno migratorio e della collaborazione con i Paesi” di origine e transito dei flussi migratori”. Senza questa risposta comune, ha indicato l’inquilino del Colle, i flussi verso l’Ue “aumenteranno progressivamente e sarà difficile avere una gestione ordinata”.
Il capo dello Stato, incontrando il suo omologo romeno Klaus Iohannis, gli ha garantito “il grande sostegno dell’Italia, convinto, per l’ingresso della Romania nel sistema Schengen”. Secondo Mattarella, “anche questo fa parte di un ulteriore accrescimento della compattezza dell’Unione europea, oltre che di un riconoscimento della posizione della Romania e del suo contributo alla vita dell’Unione”.
Il titolare del Quirinale si è mostrato sensibile alle “preoccupazioni che vi sono in Romania per quanto riguarda il confine orientale” dell’Ue. Il riferimento è ai rapporti con Mosca. “Abbiamo applicato con rigore le sanzioni nei confronti della Russia a seguito della crisi ucraina”, ha sottolineato Mattarella. “Se queste verranno confermate”, ha aggiunto, “l’Italia continuerà ad applicarle con lo stesso rigore”.
La formula usata dal presidente per rincuorare l’omologo romeno è però indicativa delle reali intenzioni italiane. Non è un mistero che il nostro Paese sia tra i meno convinti sostenitori delle sanzioni economiche contro Mosca. E il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, lo conferma indirettamente nella sua e-news di oggi, in cui annuncia la propria partecipazione al Business forum di San Pietroburgo e rivendica di aver “sempre lavorato nella direzione di ricostruire pazientemente occasioni di confronto” tra Ue e Russia, “alimentando il dialogo e non lo scontro come altri nostri partner europei invece vorrebbero fare”.
Lo stesso Renzi ricorda che anche il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, parteciperà al Business forum di San Pietroburgo. Se questo appuntamento porterà davvero a una distensione dei rapporti tra Bruxelles e Mosca, lo si capirà a fine mese, quando sul tavolo del Consiglio europeo ci sarà anche il dossier delle sanzioni.