Bruxelles – La Commissione europea prolunga di un altro anno le misure a sostegno degli agricoltori europei colpiti dal bando imposto dalla Russia alle importazioni di frutta e verdura provenienti dall’Ue. Il commissario all’Agricoltura, Phil Hogan, ha annunciato “un prolungamento delle misure di un altro anno, rispecchiando la nuova situazione del mercato”. Le misure saranno dunque in atto fino a giugno 2017. Furono introdotte per la prima volta nel 2014, in risposta alle misure russe giunte in reazione alle sanzioni imposte dall’Ue a Mosca per la crisi ucraina e furono già prolungate un anno fa. Lo scopo è quello di alleviare la pressione dei mercati per quelle varietà di frutta e verdura che precedentemente venivano esportate verso la Russia tra cui pomodori, carote, cavoli, peperoni, cavolfiori, broccoli, cetrioli e cetriolini, funghi, mele, pere, prugne, frutti di bosco, uva da tavola, kiwi, arance dolci, clementine, mandarini, limoni, pesche e nettarine, ciliegie e cachi. Tra le misure rientrano in particolare il ritiro di prodotti per la distribuzione gratuita ad organizzazioni benefiche o per “altri scopi” come l’alimentazione animale o il compostaggio.
Dall’inizio del bando russo nell’agosto 2014 l’Ue ha messo in campo 280 milioni di aiuti di cui hanno beneficiato oltre 1,13 milioni di tonnellate di prodotti. Uno sforzo ripagato, si direbbe guardando i dati, secondo cui l’export dei produttori Ue verso i Paesi terzi è cresciuto lo scorso anno del 4%. “L’estensione delle misure di sicurezza per il settore di frutta e verdure è una concreta dimostrazione della solidarietà della Commissione europea verso i produttori di frutta e verdura, che sono stati particolarmente colpiti dal bando russo”, commenta il commissario Hogan.