Bruxelles – L’obiettivo della Commissione europea nel creare una “nuova categoria di cartolarizzazioni” è “quello di liberare più prestito per gli investimenti nell’economia”. Il commissario alla Stabilità Finanziaria ha parlato in commissione Affari economici del Parlamento europeo della proposta dell’esecutivo sulle cartolarizzazioni, strumenti della finanza con cui una banca utilizza mutui o prestiti per emettere titoli garantiti da tali attività.
Al momento l’emissione di questi titoli in Europa è bassa ed è scesa “da quasi 600 miliardi di euro nel 2007 a meno di 220 miliardi nel 2014”, e le “cartolarizzazioni di prestiti alle Pmi sono la metà del livello pre-crisi”, ha spiegato Hill secondo cui “ciò significa che il rischio è più concentrato e che ci sono meno opzioni di finanziamento, e un minor numero di opzioni per gli investitori”.
Le “nuove cartolarizzazioni” proposte dalla Commissione saranno “semplici, trasparenti e standardizzate” ha garantito Hill. Semplici perché “riuniscono prestiti che sono paragonabili”, e che “non assemblano le altre cartolarizzazioni” e in cui “il riconfezionamento delle sofferenze bancarie è definitivamente escluso”. Per assicurare che siano trasparenti la Commissione richiede che “chi vende questi prodotto dovrà rendere disponibili le giuste informazioni a investitori e regolatori”. Focalizzando l’attenzione sulle cartolarizzazioni standardizzati, ha continuato Hill, “la nostra intenzione è quella di identificare cartolarizzazioni che utilizzano strutture coerenti in cui l’emittente conserva alcune delle attività che sono già oggetto di cartolarizzazione, e dove gli obblighi per tutte le parti coinvolte siano chiari”.