Bruxelles – Colpevole di aver fornito un servizio commerciale illegale e per questo condannato al pagamento di una multa da 800mila euro (di cui la metà sospesa). Lo ha deciso il tribunale di Parigi, avallando la tesi dell’accusa secondo la quale la succursale francese di Uber è si è macchiata del reato di aver messo in servizio e promosso l’applicazione UberPop fra febbraio 2014 e luglio 2015, quando il suo utilizzo è stato sospeso.
La sentenza arriva a pochi giorni dalla presentazione da parte della Commissione Ue delle linee guida per la sharing economy in Europa, con le quali Bruxelles aveva chiesto agli Stati di incentivare le nuove forme di economia collaborativa, invece di demonizzarle. Secondo la Commissione, infatti, la sospensione di servizi come Uber dovrebbe essere considerata soltanto come una misura estrema. Dal canto suo, il colosso statunitense ha già annunciato che farà appello contro la decisione del tribunale francese.
Oltre all’azienda, anche due suoi dirigenti, all’epoca dei fatti contestati direttore per l’Europa occidentale e direttore per la Francia, sono stati condannati al pagamento rispettivamente di 30mila e 20mila euro (anche in questo caso la metà della cifra è stata sospesa).