Strasburgo – La nomina non c’è stata, ma il nominato di fatto c’è e il posto è sicuro. Continuano le operazioni del presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, per piazzare uomini di fiducia nei ruoli chiave dell’istituzione comunitaria. Un modo, si direbbe, per assicurarsi di mantenere un controllo forte sul Parlamento anche in vista della scadenza di gennaio 2017, quando qualcun altro potrebbe prendere il posto del tedesco sullo scranno più alto del Parlamento europeo. Come anticipato da Eunews, i ben informati davano per certa la nomina del capo di gabinetto di Schulz, il tedesco Markus Winkler, a vice-segretario generale dell’istituzione in sostituzione di Francesca Ratti, quando, a fine anno, l’italiana lascerà l’incarico per andare in pensione. L’operazione, però, pare essere stata anticipata, con un escamotage che renderà automaticamente Winkler titolare della posizione di vice-segretario generale, una volta che il posto sarà liberato.
L’ufficio di presidenza del Parlamento europeo ha infatti deciso di fondere due cariche già esistenti: quella appunto di vice-segretario generale e quella di direttore della Direzione generale della presidenza. Di quest’ultimo incarico è oggi titolare (dalla fine della scorsa legislatura) proprio Markus Winkler, che pure non lo esercita perché è distaccato al gabinetto di Schulz. Se però a gennaio 2017, quando la carica dovrà essere rinnovata, Schulz non dovesse restare presidente del Parlamento, Winkler avrebbe la strada spianata per andare ad occupare d’ufficio l’ambita posizione di vice-segretario generale al posto di Francesca Ratti. Insomma senza passare da una esplicita nomina, che potrebbe accendere le critiche, il risultato sarebbe comunque raggiunto.
In questo modo, Markus Winkler, si andrebbe ad aggiungere alla lunga lista di tedeschi nei ruoli chiave del Parlamento. Ad oggi ci sono il presidente Schulz, il capo del maggior gruppo politico (Ppe) Manfred Weber, e il massimo responsabile amministrativo, il segretario generale Klaus Welle (in quota Ppe). Se invece Schulz dovesse, come pare possibile, essere nuovamente scelto come presidente del Parlamento europeo, Winkler potrebbe rimanere al suo posto attuale come capo di gabinetto. Nella carica di vice-segretario generale sarebbe in questo caso nominato un facente funzione, come oggi avviene per l’incarico di direttore della Direzione generale per la presidenza, temporaneamente ricoperto dal danese, Kristian Knudsen.