Bruxelles – I paesi del nord Europa uniscono le forze e puntano ad una cooperazione energetica sempre più stretta. Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia hanno firmato lunedì un accordo volto a creare le condizioni ottimali per lo sviluppo di parchi eolici offshore nei mari del nord e assicurare così forniture energetiche sostenibili ed economiche.
L’intesa, composta da una dichiarazione politica e da un piano d’azione, è stata siglata in Lussemburgo dai nove ministri dei Paesi coinvolti, alla presenza del vicepresidente della Commissione con delega all’Unione energetica, Maroš Šefčovič, e del commissario al clima, Miguel Arias Cañete. L’accordo infatti porterà a una riduzione delle emissioni inquinanti e a una maggiore sicurezza energetica in Europa, due dei principali obiettivi dell’Unione dell’energia promossa dalla Commissione Ue.
Quattro le aree principali sulle quali si concentrerà la cooperazione fra Paesi:
- ottimizzazione degli spazi utilizzati attraverso la condivisione di dati, approcci comuni per quanto riguarda l’impatto ambientale, e coordinazione delle procedure per ottenere i permessi;
- potenziamento della rete elettrica per renderla in grado di gestire il trasporto di una grande quantità di energia eolica del mare aperto alla terra ferma;
- condivisione delle informazioni sulle infrastrutture;
- identificazione di buone pratiche e di modalità per armonizzare i regolamenti tecnici e gli standard fra regioni di Paesi diversi.
Alcuni studi effettuati dalla Commissione hanno mostrato che è possibile risparmiare fino a 5,1 miliardi di euro attraverso approcci coordinati nello sviluppo di infrastrutture energetiche offshore. L’iniziativa resta aperta alla partecipazione di altri Paesi che hanno interessi nei mari del nord.