Londra – I sondaggi sulla Brexit, il referendum che deciderà la permanenza del Regno Unito nell’Ue, sono molto incerti, ma negli ultimi giorni mostrano insistentemente che il Leave ha recuperato terreno e potrebbe avviarsi verso una vittoria di misura.
YouGov nella stessa giornata ne ha pubblicati addirittura due con risultati che sebbene vicini offrono due diversi vincitori. Un primo in collaborazione con DMG fornisce un 45% per l’uscita, 41% per la permanenza ed un 11% di indecisi. Sempre YouGov in collaborazione con il quotidiano Time ha fornito un altro sondaggio che sembrerebbe evidenziare la vittoria del fronte per il Remain anche se di un solo punto percentuale.
La sensazione è che la febbre da Brexit sale e sia il Premier David Cameron che il suo principale oppositore, Jeremy Corbyn, leader del partito laburista, hanno fatto un appello alla popolazione per registrarsi al voto: in Uk per poter votare bisogna registrarsi e la scadenza è questa sera a mezzanotte. L’appello è rivolto maggiormente alle giovani generazioni che a parere di Cameron sono “quelle che tendenzialmente voteranno per restare nell’Unione Europea” e che vedranno “i maggiori effetti dell’esito del referendum”.
In particolare, le statistiche fornite dalla commissione elettorale, hanno messo in luce che circa 1,5 milioni di cittadini tra i 18 e i 24 anni residenti in Uk ancora non si sono iscritti alle liste elettorali.
Cameron ha anche tenuto una conferenza stampa con l’intento di smentire le “falsità del fronte del leave”. Il primo ministro ha evidenziato sei menzogne dei leavers sul contributo dell’Uk all’Unione Europea: l’esposizione dell’Uk in un futuro bailout dell’Ue, il fatto che gli sconti concessi siano a rischio, la possibilità di perdere il diritto di veto, l’impossibilità di bloccare l’aumento del budget europeo, quello di impedire la formazione di un esercito e infine la possibilità di risparmiare 8 milioni di Sterline lasciando l’Ue.