Bruxelles – Niente decisione oggi (ieri, ndr) al Comitato di esperti dei 28 Stati membri a Bruxelles in occasione del voto sul rinnovo dell’autorizzazione all’uso del glifosato, il discusso erbicida, per un massimo di 18 mesi. Non è stata raggiunta la maggioranza necessaria, la palla passa quindi alla Commissione europea. “Tocca agli Stati membri assumersi le proprie responsabilità” ha commentato il portavoce della Commissione europea, Alexander Winterstein. A pesare al momento del voto sul rinnovo dell’autorizzazione all’uso del glifosato sono state le astensioni di sette Paesi, fra cui alcuni pesi massimi come l’Italia, insieme a Francia e Germania, poi Austria, Grecia, Portogallo e Lussemburgo. Malta è stato l’unico Paese a votare contro, mentre gli altri 20 Paesi Ue hanno votato a favore.
Dopo la ‘non decisione’ da parte dei governi dei 28, continua il braccio di ferro con la Commissione europea, che finora ha espresso chiaramente la volontà di non voler decidere al posto degli Stati membri. Ad affrontare la discussione al riguardo sarà la riunione del collegio dei commissari europei, domani (oggi, ndr) a Strasburgo. Secondo la procedura, la stessa adoperata tante volte sull’autorizzazione all’import di organismi geneticamente modificati, in presenza di una ‘non decisione’ da parte dei Paesi Ue, la Commissione europea può ricorrere ad un ‘Comitato d’appello’ chiedendo una nuova votazione e in caso di un ulteriore stallo, dare autonomamente il via libera alla sua proposta.
La data da tenere a mente è quella del prossimo 30 giugno, quando scadrà l’autorizzazione attuale all’uso del glifosato nel’Unione europea. Nel caso in cui l’esecutivo Ue, visto lo stallo dei governi dei 28, decida invece di non rinnovare il permesso per altri 18 mesi, gli Stati membri avranno un massimo di 6 mesi per esaurire le scorte ancora in vendita e un massimo di 18 mesi, in totale, per fare uso di quelle già acquistate. “Finché non ci sarà un chiaro divieto a livello europeo, continueremo a vivere in un mondo che viene inondato con un erbicida che è anche un probabile cancerogeno”. Così Franziska Achterberg dell’ufficio Ue di Greenpeace, dopo il voto di oggi del Comitato di esperti dei 28 governi, che non ha raggiunto la maggioranza necessaria a prendere una decisione sul rinnovo dell’autorizzazione all’uso del glifosato per un massimo di 18 mesi.
“È scandaloso, ma purtroppo non così insolito per la Commissione tenere sul mercato pesticidi pericolosi dopo la scadenza della licenza” aggiunge Federica Ferrario di Greenpeace Italia. “La Commissione ha prorogato l’autorizzazione per sostanze che l’Agenzia europea per le sostanze chimiche ha individuato come altamente dannose per la nostra salute” prosegue Ferrario, secondo cui “la novità è che i governi hanno smesso di avallare acriticamente le proposte della Commissione”. Secondo quanto riferisce l’associazione ambientalista, “solo quest’anno l’esecutivo Ue ha già esteso le licenze di 37 pesticidi, comprese sostanze che la l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha classificato come una seria minaccia per la salute”.
Notizia tratta da Ansa.