Bruxelles – In materia di net neutrality è stata avviata oggi una consultazione pubblica sulle linee guida per l’attuazione delle nuove regole europee. L’iniziativa è partita dal Berec, l’organismo che riunisce i regolatori europei per le telecomunicazioni dei 28 Stati Ue. Il termine della consultazione è stabilito per il 18 luglio, cosicché si possano definire entro la fine di agosto gli orientamenti che le autorità nazionali dovranno seguire nell’applicazione delle nuove norme.
Il principio di neutralità della rete stabilisce che qualsiasi forma di comunicazione elettronica veicolata da un operatore dovrebbe essere trattata in modo non discriminatorio, indipendentemente dal contenuto, dall’applicazione, dal servizio, dal terminale, nonché dal mittente e dal destinatario. Questo presupposto è fondamentale per una concorrenza leale tra i servizi online, per l’innovazione e per la libertà di espressione online.
Le linee guida del Berec, introdotte dal Regolamento Ue ‘Telecom Single Market’, forniscono esempi e indicazioni per un’applicazione armonizzata delle nuove regole in materia di accordi e pratiche commerciali tra fornitori di servizi internet e utenti finali, con particolare riguardo alle offerte zero-rating, che saranno consentite solo in casi specifici e che non abbiano impatto sui diritti e la scelta degli utenti finali. Inoltre è imposto il divieto per gli operatori di bloccare o rallentare il traffico internet, salvo casi di necessità. Tra le proposte è sancito il diritto degli utenti di accedere tramite Internet a “informazioni e contenuti e di diffonderli, nonché di utilizzare e fornire applicazioni e servizi e utilizzare dispositivi di loro scelta”, indipendentemente dalla sede o dall’ubicazione del fornitore, dall’origine o dalla destinazione delle informazioni, dei contenuti, delle applicazioni o del servizio.
Le linee guida analizzano anche i casi in cui è possibile utilizzare sistemi di gestione del traffico che servono ad ottimizzare l’impegno della rete da parte di alcune applicazioni che necessitano di un maggior consumo di banda ma potrebbero anche servire per ‘bloccare’ o ‘rallentare’ app o servizi offerti da competitor. Questi sistemi, dunque, potranno essere usati solo in maniera ‘ragionevole’ e in circostanze limitate.
“E’ chiaro che le linee guida pubblicate oggi sono state pesantemente influenzate da pressioni da parte del settore”, ha commentato Joe McNamee, direttore esecutivo dell’associazione European digital rights (Edri), che raggruppa diverse organizzazioni sui diritti umani e civili nell’ambito della libertà nell’ambiente digitale. Ma “questa consultazione – ha continuato – dà ai cittadini e alle imprese innovative la possibilità di ristabilire l’equilibrio e di esprimere il loro parere, sostenendo un internet libero, innovativo e aperto”. Secondo l’associazione, per quanto il progetto rappresenti un significativo passo avanti verso il raggiungimento della neutralità della rete, le linee guida potrebbero essere migliorate, soprattutto riguardo allo lo zero rating, alla la gestione del traffico e ai servizi specializzati.
Disapprovazione per le linee guida del Berec è stata invece espressa dagli operatori. L’Europa si sta muovendo verso la rete 5G, per questo i regolamenti nelle telecomunicazioni “devono lasciare spazio sufficiente all’innovazione e al lancio di nuovi servizi e prodotti come le auto connesse, i sensori industriali, i sistemi di e-Health o l’Iptv”, ha scritto Etno, l’associazione europea degli operatori di telecomunicazione. “In particolare, una interpretazione restrittiva delle norme sulla gestione del traffico ostacolerebbero l’abilità delle ‘telco’ di soddisfare i requisiti della rete in una società 5G”, ha continuato Etno in una nota, e ha aggiunto: “crediamo che il testo finale delle linee guida non dovrebbe limitare o restringere la nostra abilità di diversificare le offerte per i consumatori e fornire servizi zero-rating”.