Bruxelles – Se fosse Brexit, a risentirne non sarebbero solo banche e imprese. Ma anche i fumatori del Regno Unito. E non si tratterebbe di un cambiamento da poco: con la Gran Bretagna fuori dall’Unione Europea, i tabagisti di Londra e dintorni verrebbero colpiti da un rincaro di circa il 70% sui prodotti del tabacco e di un terzo sulle confezioni di sigarette. A dirlo è il report dell’OECD (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), come riporta il quotidiano inglese The Sun.
Numeri alla mano, la Brexit per i fumatori significherebbe questo: un pacchetto da 20 sigarette che oggi costa 9.60£, in un futuro non troppo lontano arriverebbe a costarne 12.74£. Anche i calcoli sul lungo periodo non confortano. Chi fuma in media dieci sigarette al giorno, si ritroverà a dover sborsare circa 600£ in più all’anno, se Londra sceglierà di uscire dall’Ue. E questo perché la Gran Bretagna, al momento, importa il 47% dei prodotti del tabacco da Paesi membri dell’Unione.
I sostenitori della Brexit però, non si sono lasciati intimorire. E al The Sun hanno dichiarato che non è detto che i rincari su sigarette e tabacco ci saranno “se il Cancelliere non permetterà che questo accada. La tesoreria potrebbe essere in grado di optare per cifre più basse”. Ma una fonte dell’industria del tabacco, che ha parlato con il giornale inglese, ha confermato che in caso di uscita dall’Ue i prezzi delle sigarette oltremanica sarebbero davvero destinati a crescere. Per questo, sempre secondo la fonte, bisognerebbe salvaguardare i due stabilimenti che producono tabacco presenti sul territorio ed eventualmente pensare ad aprirne di nuovi.