Roma – Il 6 è ben chiaro come le intenzioni dei 6 Paesi che hanno dato inizio al percorso di integrazione europea, e lo zero è aperto e simboleggia un’assemblea, come a ricordare che il prosieguo di quel cammino è stato costruito insieme e va rafforzato e ampliato con un confronto comune. A disegnare così il logo per il sessantesimo anniversario dalla firma dei trattati di Roma, che si celebrerà il 25 marzo 2017, è stata Norma Caldieri, la studentessa del Liceo artistico Giovagnoli di San Sepolcro (Ar) che ha vinto il concorso nazionale, indetto dal ministero dell’Istruzione con il dipartimento per le Politiche Ue della Presidenza del Consiglio, per trovare il simbolo che accompagnerà il percorso di avvicinamento alle celebrazioni del prossimo anno.
“Con questa iniziativa si apre ufficialmente l’anno dell’Europa nelle scuole”, ha dichiarato il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, annunciando una serie di iniziative che coinvolgeranno i ragazzi rendendoli partecipi del dibattito sul futuro dell’Ue e più consapevoli di cosa voglia dire cittadinanza europea.
Anche il sottosegretario agli affari europei, Sandro Gozi, ha sottolineato l’importanza di coinvolgere le giovani generazioni. Anche con questo logo “scegliamo di confermare la scelta europea dell’Italia”, ha indicato l’esponente dell’esecutivo, aggiungendo che si tratta di “una scelta che riguarda di più i giovani che noi, e quindi è giusto che siano loro in prima persona a contribuire”, non solo individuando il logo per il 60° anniversario dei trattati di Roma, ma anche “indicandoci qual è l’Europa che vorrebbero”.
Gozi ha sottolineato l’impegno e la determinazione con cui l’Italia sta lavorando per rilanciare il progetto europeo, ma non ha negato l’attuale momento di crisi che sta attraversando. Per questo considera fondamentale l’appuntamento del prossimo consiglio europeo, che dovrà dare una “risposta concreta sull’immigrazione”, a suo avviso, perché solo così si potranno “gettare le basi per un rilancio” del percorso europeo che porti a una “maggiore integrazione politica”.