Bruxelles – Se la carriera in politica non è andata bene, visto il carattere troppo intransigente, chissà che quella nella musica non possa essere più fortunata per Yanis Varoufakis. L’ex ministro delle Finanze di Alexis Tsipras, il protagonista di quello che fu un duro scontro tra la Grecia da una parte e l’Eurogrupo e il Fondo monetario internazionale dall’altra, nel suo curriculum di studioso prestato alla politica ora potrà aggiungere anche la voce “autore di testi musicali”. Si perché Varoufakis ha scritto le parole di una canzone sui migrati che verrà suonata alla biennale di architettura di Venezia. A lui e ad altri 9 scrittori e artisti è stato chiesto di comporre altrettanti testi sul tema “l’architettura dello spostamento”, che saranno tradotti in albanese e poi musicati e suonati prima dal vivo da un gruppo di musica folk del Paese e poi trasmessi nel padiglione dell’Albania per tutta la durata della biennale.
Nel testo, Varoufakis “parla della propria storia, del vivere lontano dalla propria casa separato da sua figlia, vivendo lontano da lei”, ha raccontato uno dei curatori della mostra, l’architetto Simon Battisti.