Bruxelles – La valute virtuali possono essere uno strumento sfruttato dal terrorismo. Il Parlamento europeo ha quindi suggerito che la Commissione Ue crei una task force per regolamentare il denaro immateriale come Bitcoin, e così contrastare il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo. La proposta è contenuta all’interno di una risoluzione non vincolante che è stata approvata oggi all’europarlamento con 542 voti favorevoli.
La risoluzione, redatta dal tedesco Jakob von Weizsäcker del gruppo S&D, prevede che la task force sia posta sotto la supervisione della Commissione europea e che abbia il potere di formulare raccomandazioni per qualsiasi legislazione necessaria alla regolamentazione del settore. “Chiediamo alla Commissione di istituire una task force che monitori attivamente l’evoluzione della tecnologia e, in caso di necessità, avanzi proposte tempestive per una regolamentazione specifica”, ha sottolineato il relatore. Ma l’eurodeputato ha anche precisato che un approccio troppo rigido deve essere evitato, dato che questa nuova tecnologia può offrire importanti opportunità per i consumatori e per lo sviluppo economico: “Per evitare di frenare l’innovazione, privilegiamo un monitoraggio precauzionale a una regolamentazione preventiva”.
Attualmente la Commissione sta esaminando diverse proposte che possano rendere le piattaforme di cambio delle valute virtuali conformi alla direttiva europea in vigore sul riciclaggio di denaro, che è prossima a un aggiornamento. Tra queste proposte troviamo una misura che richiede alle piattaforme di rispettare la “dovuta diligenza” quando i clienti effettuano lo scambio tra le valute virtuali e quelle reali. In questo modo avrebbe fine l’anonimato che caratterizza tali scambi.