Bruxelles – La Commissione europea ha deciso di intervenire per proteggere i diritti dei bambini rom in Ungheria. L’organo Ue ha inviato al Paese una lettera di messa in mora, chiedendo di porre fine alla discriminazione contro i bambini rom nel campo dell’educazione e di garantire loro le stesse condizioni di accesso ad un’istruzione di qualità, al pari di tutti gli altri studenti. Come ha ricordato il portavoce della Commissione, Christian Wigand, “la discriminazione su base nazionale o di origine è vietata dalla normativa europea”. La lettera di messa in mora sollecita inoltre il governo ungherese ad allineare con la direttiva comunitaria sull’uguaglianza razziale tanto le leggi nazionali in materia di parità di trattamento e di istruzione, quanto l’attuazione pratica delle sue politiche.
La Commissione spiega che alcuni dati hanno destato preoccupazione, essendo considerati una trasgressione alla direttiva che vieta le discriminazioni nel campo dell’istruzione per motivi di razza o di origine etnica. Tra questi, la sproporzionata sovrarappresentazione dei bambini rom nelle scuole speciali per disabilità mentali e il grado di segregazione educativa a cui questi sono sottoposti nei normali istituti scolastici. L’organo dell’Unione si pone l’obiettivo di assicurare ai bambini rom la parità di accesso all’istruzione e alla formazione in Ungheria, in quanto fattore determinante per le opportunità di lavoro e quindi per la piena inclusione dell’etnia rom. Se l’Ungheria non risponderà in modo soddisfacente entro due mesi, la Commissione potrà inviare alle autorità del Paese un parere motivato.
Non è la prima volta che l’organo europeo invia lettere di diffida agli Stati membri per questioni simili. Nel 2014 si era mosso contro la Repubblica Ceca e nel 2015 contro la Slovacchia, ottenendo in entrambe le Nazioni la modifica delle leggi incriminate. La Commissione ha precisato che entrambi i Paesi sono sotto monitoraggio dopo le modifiche.