In Europa viene segnalata la scomparsa di un bambino ogni due minuti, eppure non c’è personale sufficiente per occuparsi di molti di questi casi. A denunciarlo è Missing Children Europe, network di 29 Ong in 24 Paesi. Nel 2015, in Europa, il numero unico per emergenze di questo tipo (116 000) ha ricevuto 209.841 chiamate, ma nessuno ha potuto rispondere al 39% di queste richieste di aiuto.
Il motivo? I tagli ai fondi europei che tengono in vita le linee verdi nazionali, su cui si appoggia il network europeo. Secondo Missing Children Europe, lo scorso anno, si è dovuto fare fronte ad un taglio di budget del 52% e ad una diminuzione del personale del 31%. Restrizioni che si sono tradotte in un calo del 22% delle chiamate risposte nel 2015, dopo un consistente aumento dei casi che era stato possibile trattare tra il 2011 e il 2014. A contribuire alle difficoltà anche la mancanza di fondi nazionali: in diversi Paesi, denuncia il network di Ong, le linee telefoniche non ricevono alcun finanziamento statale nonostante la legge europea stabilisca l’obbligo a finanziarle.
Secondo i dati raccolti, in oltre la metà dei casi (il 54%) i bambini scomparsi sono bambini scappati o cacciati di casa. I bambini rapiti da un genitore a seguito di un conflitto familiare costituiscono invece il 29% dei casi. Mentre molto meno frequenti sono le segnalazioni sulle scomparse di minori migranti non accompagnati, che sarebbero, secondo i dati Europol, almeno 10mila.