Bruxelles – “Bisogna continuare a finanziare i progetti energetici della Romania, perché è necessario investire se si vogliono creare infrastrutture per garantire l’indipendenza energetica totale”. Questo il messaggio lanciato dal commissario europeo per l’energia, Miguel Arias Canete, durante una conferenza tenutasi al Parlamento europeo e intitolata ‘Valori regionali ed europei per l’energia sostenibile nel centro est Europa’. A livello europeo si stanno sbloccando numerosi fondi nel settore delle rinnovabili, per fornire a tutti i paesi un apporto energetico sufficiente, “ma ci sono anche singoli paesi che, come la Romania, hanno un grande potenziale di miglioramento dal punto di vista energetico” ha continuato il commissario.
Anche Flavio Zanonato, eurodeputato del gruppo S&D e membro della commissione Industria, ricerca ed energia, la pensa come Canete. “La Romania ha un buon sistema energetico, bilanciato, interconnesso e diversificato, è il paese più virtuoso dell’est Europa dal punto di vista dell’industria elettrica”, ha spiegato il parlamentare, “dunque, nonostante la strada per la decarbonizzazione sia ancora molto lunga, si tratta dello Stato con le migliori performance energetiche rispetto a tutti quelli a lei confinanti”.
Lo sviluppo delle politiche energetiche europee si sta muovendo, in questo ultimo periodo, per raggiungere due obiettivi condivisi da tutti gli Stati membri: la transizione verso uno sviluppo sostenibile, e l’integrazione dei mercati energetici attraverso strutture capaci di garantire maggiore sicurezza dal punto di vista degli approvvigionamenti. “Entrambi i punti non sono negoziabili, perché gettano le basi per un percorso comune”, ha concluso Zanonato, “ed anche se i costi per la transizione verso la decarbonizzazione risultano elevati, è anche responsabilità di tutti gli Stati membri impegnarsi in questo senso”.