Roma – Mosca fa la voce grossa sulla rimozione delle sanzioni economiche stabilite dall’Unione europea e dagli Usa contro la Russia per la crisi ucraina. “Noi non abbiamo discusso e non discuteremo condizioni o criteri per il sollevamento delle misure restrittive. L’Unione europea ha legato” la rimozione del quadro sanzionatorio “alla necessità della Russia di soddisfare gli accordi di Minsk”, ha ricordato il capo della diplomazia del Cremlino. Tuttavia, ha proseguito, “tale connessione è assurda, perché il nostro Paese, come è noto, non è parte del conflitto in Ucraina”.
Lavrov, che ha parlato in una intervista a un quotidiano ungherese che anticipa la sua visita di oggi nella Repubblica magiara, ritiene che questo atteggiamento dell’Ue “favorisce solo Kiev per sabotare senza conseguenze le misure previste dagli accordi di Minsk”. Il ministro rimanda dunque nel campo di Bruxelles la palla della fine dei reciproci embarghi. La questione di un ritorno alla normalità nelle relazioni economiche tra Unione europea e Russia, sostiene, “dovrebbe essere rivolta a chi ha avviato la spirale delle sanzioni”.