Bruxelles – La Commissione europea ammorbidisce i toni e concede più tempo alla Polonia per porre fine alla crisi istituzionale in corso e mettersi in regola con il rispetto dello stato di diritto. Dopo il viaggio in Polonia del braccio destro di Jean-Claude Juncker, Frans Timmermans, l’esecutivo Ue ha deciso di rimandare ancora la pubblicazione del parere sulla situazione nel Paese, che sarebbe dovuto arrivare già nei giorni scorsi. “Il collegio ha discusso i prossimi passi mentre prosegue il dialogo con le autorità polacche” e “torneremo sul tema la prossima settimana”, ha comunicato il commissario Ue, Andrus Ansip dopo la riunione di oggi del collegio dei commissari, a cui Timmermans ha riferito i risultati della visita. A motivare il rinvio la ritrovata buona volontà delle autorità di Varsavia: “Anche il governo polacco vuole trovare una soluzione a questa situazione e da quanto ho capito siamo abbastanza vicini”, si è mostrato ottimista il commissario.
Già ieri Timmermans, da Varsavia, aveva usato toni concilianti: “Concordo pienamente con il primo ministro polacco quando dice che (quello dello stato di diritto) è solo un problema della Polonia e che l’unica soluzione che possiamo trovare è polacca”, aveva concesso. L’inizio di un riavvicinamento dopo i giorni di tensione che avevano preceduto il 23 maggio, data dell’ultimatum lanciato alla Polonia dalla Commissione sullo stato di diritto. Già lunedì scorso, il portavoce Schinas Margaritis aveva detto che Ue e Varsavia avevano instaurato un dialogo per trovare un accordo e che non era nelle intenzioni di Bruxelles redigere un parere sulla Polonia e sul fatto che il Paese non rispettasse gli standard democratici su cui si basa l’Unione.
Alla Polonia verrà quindi concesso altro tempo per modificare le riforme emanate dall’esecutivo di destra all guida del Paese. In particolare Bruxelles contesta quella della Corte costituzionale che secondo l’Ue toglie molto potere ai giudici polacchi, e quella dei media che sono sempre più controllati dal governo. Sulla prima, Szydlo, dopo il colloquio con Timmermans, ha detto che il governo ha proposto delle soluzioni per rendere il tribunale costituzionale in grado di operare in modo trasparente. “Le proposte che abbiamo formulato soddisfano tutte le condizioni per risolvere il conflitto”, ha assicurato.