Bruxelles – Due fratelli completamente diversi. Il primo, Mourad Laachraoui, dal 19 maggio è campione europeo di taekwondo (nella categoria under 54 kg) e si prepara a partire per le Olimpiadi di Rio. L’altro, Najim Laachraoui, è il peggior criminale della storia del Belgio ed è morto facendosi saltare in aria all’aeroporto di Zaventem durante gli attentati di Bruxelles del 22 marzo. Entrambi belgi, entrambi musulmani, ma con due visioni del mondo diverse.
Mentre Najim diventava un jihadista e si univa alle fila dell’Isis partendo per la Siria nel 2013, Mourad si allenava per diventare il più forte d’Europa. L’Islam per lui non è la jihad, ma “pace”. Il campione si dice sostenitore di “un Islam di pace, come la maggior parte dei musulmani che vivono in Belgio”. “Io sono me stesso. Il campione europeo di taekwondo, una persona semplice, che studia e che fa di tutto per vivere bene, normalmente, senza creare problemi”, ha dichiarato a Le Soir, il 21enne che giovedì scorso ha vinto il titolo contro l’avversario spagnolo Jesus Tortosa.
Lo sport ha permesso a Mourad di “mostrare agli altri che ci si può riuscire, che io potevo continuare la mia vita malgrado tutto quello che è successo. Questo mi ha permesso di pretendere un po’ di più, e mi è servito”, ha spiegato. A chi gli chiede se vuole cambiare cognome, il campione risponde deciso che non lo farà: “Me l’hanno suggerito in molti, ma non è la soluzione. È il mio cognome, è quello di mio padre, non se ne parla di cambiarlo. Vedo gli sguardi degli altri, e questo mi dispiace, ma non posso farci niente. Io non volevo che succedesse tutto questo”.
Mourad e il resto della famiglia del kamikaze di Zaventem che era stato anche la mente degli attacchi di Parigi, avevano da subito condannato le azioni di Najim arrivando a ripudiarlo. “Non lo sentivo da tre anni”, aveva ricordato il padre dei Laachraoui ai media. E Mourad aveva aggiunto: “Non si sceglie la famiglia”.