Bruxelles – “Stiamo esaminando la necessità di investimenti nel settore elettrico che si aggirano tra i 500 e i 600 miliardi di euro a partire da oggi fino al 2030” ha affermato Maros Sefcovic, commissario europeo per l’energia, durante un discorso al Parlamento Ue. Nonostante il livello dei finanziamenti non sia ancora tornato ai livelli pre crisi, il piano di investimenti della Commissione Juncker sta continuando a sbloccare fondi per garantire uno sviluppo ecosostenibile muovendosi sulle linee guida del Cop21 di Parigi, ha spiegato il commissario.
L’economia a basse emissioni di carbonio è uno degli obiettivi della Commissione europea che “grazie a vari fondi sta sostenendo 64 progetti, attivando contemporaneamente 100 miliardi di euro di investimenti in tutta l’Unione”, ha continuato Sefcovic, “per puntare principalmente sulle energie rinnovabili, attraverso una maggiore efficienza elettrica a basso livello d’inquinamento”.
Per poter giungere a risultati efficaci però, il commissario sostiene che sia necessario un mercato unico, soprattutto per garantire cooperazione nelle aree urbane, in modo che tutte le città europee agiscano come un’unica comunità sostenibile, scambiandosi informazioni utili e intraprendendo un percorso condiviso verso società a basse emissioni di carbone. “In visione dell’imminente patto di Amsterdam”, conclude poi Sefcovic, “abbiamo l’intenzione di proporre una piattaforma che connetta tutte le smart cities, perché io credo fortemente nell’effetto spillover”.