Bruxelles – Nel promuovere l’obiettivo di un mercato unico non discriminatorio è necessario che le istituzione dell’Unione europea lavorino per ridurre le spese legate alle spedizioni tra i Paesi membri e per ridurre le discriminazioni geografiche. E’ questa l’opinione della Commissione europea, espressa dal commissario per il mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le piccole e medie imprese, Elżbieta Bieńkowska, all’interno della commissione mercato interno del Parlamento Ue. Durante la riunione il commissario ha espresso la sua preoccupazione per quel che riguarda le spese di spedizione e consegna delle merci: “Troppe aziende, troppe imprese e troppi consumatori devono fronteggiare alte spese per la consegna e per la restituzione delle merci”. Secondo Bieńkowska è necessario agire per diminuire i prezzi pagati dai consumatori, per aumentare la trasparenza e per verificare l’economicità delle azioni di trasporto, soprattutto alla luce del ruolo sempre più importante rivestito dalle piattaforme online. Per il commissario “nel regolamento del settore postale è importante la trasparenza”, specialmente in vista dell’obiettivo della creazione di un mercato unico non discriminatorio.
Sul tema dell’e-commerce, Bieńkowska ha sottolineato la necessità di lavorare contro la disparità di trattamento tra utenti online e offline, nonché contro le discriminazioni geografiche. “Nell’Unione europea, 4 consumatori su 5 hanno affermato di essere sottoposti a discriminazioni geografiche o al geo-blocking”, ha riportato Bieńkowska, ed è perciò necessario intraprendere delle azioni per colmare il divario nell’accesso e nella fruizione delle possibilità legate all’e-commerce. Ma il commissario ha precisato che “non vogliamo costringere le imprese a consegnare in tutta Europa, ma è importante che i consumatori dell’Unione europea non siano discriminati senza giustificazione oggettiva, sia per gli utenti online che offline”.