Bruxelles – Diminuiscono i giovani che decidono di venire in Belgio per studiare o per partecipare a degli scambi interculturali. Dagli attentati di Bruxelles sono in calo le richieste di compiere un periodo di formazione nel Paese e il cambio di rotta sembra proprio causato dalla paura. Negli ultimi due mesi sono calate del 10% le iscrizioni per l’anno accademico 2016/2017, in calo soprattutto quelle provenienti da oltreoceano con Stati Uniti, Brasile e Messico tra i Paesi da cui sono arrivate la maggior parte della cancellazioni. Ad affermarlo la sezione belga dell’Afs (American Field Service), un’associazione di scambi che gestisce i programmi di scambi interculturali.
Dal 22 marzo 2016, il giorno dei terribili attentati, sembrano essere venuti a mancare il senso di fiducia e quello di sicurezza. “Organizziamo ogni anno un centinaio programmi per quei giovani che intendono aderire a scambi scolastici e di volontariato”, afferma Carole Massonnet, portavoce di Afs, “ma per il prossimo anno accademico abbiamo dovuto cancellare un decimo di viaggi già programmati per il Belgio perché i genitori erano preoccupati”.
“Questa recrudescenza della violenza, e questo aumentare di discorsi razzisti che fanno confusione tra terroristi e rifugiati sono rafforzano solo la nostra motivazione”, a proseguire nel nostro lavoro continua Massonnet aggiungendo: “Noi formiamo i nostri giovani per consentire loro di comprendere meglio il mondo che li circonda, soprattutto in termini di convivenza e di scambio culturale “.
Per fortuna non tutte le associazioni hanno notato questo trend negativo. La Wep, un’altra organizzazione che progetta scambi internazionali per giovani, ha registrato un minore calo di ragazzi influenzati nella loro scelta dagli attacchi terroristici. In totale Wep ha visto soltanto due casi di rinuncia sul totale degli iscritti, e il suo portavoce, Adrien Buntix, facendo appello alle famiglie ospitanti afferma: “A settembre ci sarà la giornata di benvenuto per più di 60 studenti in oltre 10 diversi paesi, tra di essi è presente anche il Belgio, nonostante la grande varietà di destinazioni offerte tanti giovani lo hanno scelto come Paese per vivere un’esperienza di immersione culturale unica”.