Bruxelles – La chiamano la “fabbrica del lavoro dell’Europa” e, Brexit o no, la Gran Bretagna rimane una delle mete lavorative che attrae maggiormente i cittadini dell’Unione europea. Lo confermano gli ultimi dati dell’ufficio di statistiche nazionali britannico.
Il numero è da record: 2,15 milioni di persone da tutta Europa lavorano attualmente a Londra e dintorni. Confrontando il periodo di tempo fra gennaio e marzo del 2015 con quello del 2016, si vede come nel giro di un anno ci siano stati 224mila migranti europei in più che hanno trovato lavoro in Gran Bretagna.
Crescono anche altri indicatori. Il primo è quello dei lavoratori che provengono da Paesi al di fuori dell’Unione europea. Quest’anno sono arrivati ad essere 1,19 milioni. Il secondo è quello che dimostra come la forza lavoro di Londra arriva, per il 10,6%, dal resto del mondo. I britannici comunque sono ancora in maggioranza, e la loro presenza si attesta a 28,15 milioni.
Secondo le stime, l’aumento di arrivi in Gran Bretagna dall’Europa riguarda soprattutto Francia, Italia e Spagna. Ma anche bulgari e rumeni sono fra quelli che partono di più per Londra, dopo che sono state rimosse le restrizioni sui loro permessi di lavoro nel Regno Unito. E, in un anno, il numero delle persone impiegate oltremanica che arrivavano da questi due Paesi è salito da 173mila fino a 228mila.