Bruxelles – La Grecia è pronta a porre il suo veto sul Ttip, l’accordo di libero scambio tra Unione europea e Stati Uniti, se non si raggiungerà una tutela sufficiente per le Indicazioni geografiche protette. Atene teme che il trattato possa nuocere ai prodotti tipici del Paese come la feta, ma non solo. “Abbiamo sollecitato la Commissione europea a non lasciare alla fase finale dei negoziati questo tema molto sensibile per gli interessi greci”, un tema “su cui non ci sarà flessibilità”, si legge in un documento del ministero dell’Economia greco, citato da Euractiv, secondo cui Atene non accetterà un accordo in cui i principali prodotti agricoli possano essere qualificati in maniera ‘generica’ e quindi non essere adeguatamente protetti. Quello delle Indicazioni geografiche protette è uno dei punti di maggiore contrasto tra le due sponde dell’oceano nei negoziati sul Ttip, e per questo finora è stato tenuto ai margini della discussione per provare a consentire un avvicinamento prima su questioni meno spinose.
Ma gli Igp non sono l’unico motivo di preoccupazione per il governo di Alexis Tsipras. “Non ci sono prove che sia possibile procedere con l’accordo” sul Ttip, continua il documento che lamenta che gli Usa “non sono disposti a impegnarsi in concessioni che sono necessarie per chiudere i negoziati in settori quali gli appalti pubblici e servizi di trasporto”.