Bruxelles – Il regime dei biglietti aerei ‘super cheap’ potrebbe giungere ad un’amara conclusione per i cittadini britannici in caso di Brexit. “Se la Gran Bretagna lascerà il mercato unico, il Regno Unito potrebbe essere costretto ad uscire dal regime dei cieli aperti, e le tariffe aeree e il costo delle vacanze potrebbero aumentare” ha dichiarato Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair, precisando che la sua affermazione “non è una speculazione, ma una certezza”.
O’Leary ha invitato i cittadini britannici a votare contro la Brexit durante l’inaugurazione del Centro europeo di formazione di Ryanair, all’aeroporto di Stansted. Durante la conferenza, il manager ha ricordato che è stato il mercato unico a consentire alla compagnia irlandese di farsi promotrice della rivoluzione dei viaggi aerei low-fares in Europa, permettendo ogni anno a milioni di visitatori e lavoratori, europei e britannici, di spostarsi tra gli Stati membri a prezzi stracciati. E parlando di fronte ad un Boeing 737 Ryanair, corredato dello slogan “stronger, safer and better off in Europe (più forte, più sicuro e a migliori condizioni in Europa)” , ha avvertito che la Brexit porterebbe le tariffe aeree a lievitare.
Proprio ieri è stata annunciata la creazione di 450 nuovi posti di lavoro in Gran Bretagna, come parte di un investimento di 1,4 miliardi di dollari (976 milioni di sterline) riversati nelle tredici basi della Ryanair nel Regno Unito. Ma O’Leary avverte: “E ‘esattamente questo tipo di investimento che sarà perso a favore degli altri Stati membri concorrenti dell’Unione Europea se il Regno Unito voterà per lasciare l’Ue”. E anche se il voto a favore della Brexit non causasse immediatamente un aumento del prezzo dei biglietti, i viaggiatori britannici potrebbero comunque essere costretti a pagare di più in futuro: l’incertezza economica porterebbe ad una caduta della sterlina e ad una conseguente diminuzione del potere d’acquisto. In aggiunta, il carburante per gli aerei viene acquistato in dollari e una sterlina debole aggiungerebbe grandi costi di gestione per le compagnie aeree britanniche. Al coro si è unito anche Charlie Cornish, amministratore delegato di Stansted , affermando che l’uscita dall’Ue sarebbe un “passo indietro enorme per l’aviazione nel Regno Unito”.
Ma è anche vero che O’Leary è stato filmato nel mese di Febbraio mentre affermava di non credere “che le tariffe aeree aumenteranno se la Gran Bretagna lascerà l’Ue”. Inoltre la compagnia aerea Ryanair ha sempre mostrato la tendenza a tagliare ulteriormente le tariffe in caso di calo della domanda.