Bruxelles – Anche gli europarlamentari sono stati “contaminati” dal glifosato. 48 deputati di 13 diversi Paesi si sono sottoposti volontariamente e a loro spese ad un esame delle urine. Risultato: tutti sono risultati positivi alla presenza della sostanza. La concentrazione di glifosato è pari, in media, a 1,73 microgrammi per litro, con una variazione compresa fra 0,17 e 3,57.
Nonostante i parlamentari sottoposti all’esame provengano da 13 diversi Stati membri, non sono state rilevate significative differenze legate alla provenienza e alle abitudini all’alimentari, o al sesso e all’età. Rosa D’Amato, eurodeputata del Movimento 5 Stelle che si è volontariamente sottoposta al test, ha dichiarato: “Non vogliamo fare allarmismo, ma risultati di questo genere indicano che potenzialmente l’intera Europa è contaminata dal glifosato”.
L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, che fa capo all’Organizzazione mondiale della sanità, ha definito il glifosato come “probabilmente cancerogeno”. Su una ben diversa posizione si attesta l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, che ritiene “improbabile” che l’erbicida possa causare il cancro. In mezzo a questa diatriba, arriverà la proposta della Commissione europea agli Stati membri di autorizzare l’utilizzo del prodotto per i prossimi 9 anni all’interno dell’Unione.
Tra i deputati coinvolti nell’analisi quattro italiani del Movimento 5 stelle: Dario Tamburrano, che ha riscontrato una concentrazione di 1,01 microgrammi per litro, Rosa d’Amato con 0,93 microgrammo per litro, Eleonora Evi con 2,1 microgrammi per litro e Marco Zullo con una concentrazione di 0,96 microgrammi per litro.
Tamburrano si è detto “allarmato” per una presenza così significativa di glifosato, ed ha aggiunto: “E’ ben noto che, in linea generale, è dannosa l’esposizione continuativa a dosi anche bassissime di una sostanza tossica. In nome del principio di precauzione, gli Stati Ue devono impedire il rinnovo dell’autorizzazione proposto dalla Commissione Europea”. Anche Marco Zullo si è unito al coro di protesta: “L’Oms giudica il glifosato probabilmente cancerogeno e noi non lo vogliamo nei nostri corpi: il fatto che tutti gli eurodeputati analizzati ne siano invece contaminati è sconcertante”. E da Eleonora Evi parte un appello ai parlamentari italiani di tutti gli schieramenti: “Si sottopongano al test anche loro. Sarebbe interessante conoscere i risultati”.