Strasburgo – Il gruppo dei Socialisti & Democratici al Parlamento europeo ha approvato un documento sui diritti civili in cui si parla di libera circolazione dei cittadini dello stesso sesso sposati, di difesa contro l’odio di ogni genere e di riconoscimento delle persone transessuali, a cui deve essere garantita la piena dignità, la piena legittimità e i diritti fondamentali. “Questa è la posizione finale e da oggi in poi finalmente non non ci saranno più dubbi su quali saranno le posizioni del Gruppo nel momento in cui dovremo affrontare questo tipo di discussioni”, spiega a Eunews.it Daniele Viotti, co-presidente dell’Intergruppo per i diritti Lgbti al Parlamento europeo. Il documento impegnerà il gruppo su tutti questi temi, “sancisce quella che un tempo si sarebbe definita la linea del partito”, continua Viotti rivendicando: “Abbiamo lavorato molto per ottenere questo risultato”. Per Viotti, che si è detto “orgoglioso di far parte di questo gruppo”, questo “è un bel giorno per tutti”, che si accompagna alla “festa per l’approvazione delle unioni civili in Italia”.
La votazione del testo, ci spiega Viotti, è stata quasi plebiscitaria, “per acclamazione, non c’è stato neanche bisogno di votare”, ma alcuni hanno espresso una contrarietà. Tra questi Silvia Costa che “pur condividendo lo spirito della lotta alle discriminazioni” ha voluto manifestare la contrarietà nel merito rispetto ad alcune posizioni, spiega l’eurodeputato. “Dentro il gruppo dei socialisti ci sono diverse anime e diverse sensibilità sul tema specifico, anche legate a dinamiche nazionali, ma il risultato di oggi è importante”, in quanto chiarisce “la nostra posizione” come gruppo e “pone un’asticella molto alta affermando che i diritti sono principi non negoziabili”, dichiara ancora l’eurodeputato Pd. “L’Unione Europea deve difenderli, fare in modo che si cambi la legislatura vigente e che si ponga il rispetto dei diritti di tutti come punto fondamentale della vita nell’Europa che verrà”, concluso Viotti secondo cui “il nostro obiettivo è di estendere i diritti fino a quando non avremo raggiunto la piena e totale uguaglianza. Nell’Europa di domani non esistono più cittadini di serie A e cittadini di serie B”.