Turrock, il baluardo della Brexit
Mark Leonard, Direttore dello European Council on Foreign Relations, racconta sul Guardian il suo viaggio nel cuore di Turrock, roccaforte dei più feroci sostenitori dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, alla ricerca degli europei che vivono in città, dove persino gli immigrati polacchi votano Ukip.
Francia discriminatrice?
Secondo un articolo riportato su Le Monde, un report dei Défenseurs des Droits evidenzia come i diritti fondamentali degli stranieri in Francia siano lontani dall’essere automaticamente riconosciuti – su tutti, il diritto ad avere un’istruzione o quello dell’accesso alla sanità pubblica. Jacques Toubon, che ha firmato il report, è salito agli onori delle cronache per aver cercato di migliorare la situazione dei migranti ammassati nella giungla di Calais non solo dal punto di vista degli alloggi ma anche da quello del difendere i diritti fondamentali dei bambini lì ospitati, come quello di andare a scuola.
Siriani in Svezia
Sul New York Times, la storia della famiglia Majid, che è riuscita a scappare dalla Siria e ad arrivare fino in Svezia, dopo un’estate passata a dormire in campi profughi in giro per l’Europa, con il costante terrore di essere rispediti indietro. I Majid ora vivono a Backhammar, vicino a Stoccolma, hanno chiesto asilo e nel frattempo cercano di capire quale sarà il loro futuro (uno dei bambini ha la leucemia) e il futuro di chi si sono lasciati indietro in patria.
Il giorno dell’Europa
Un editoriale di Claudi Pérez su El Pais ci fa riflettere sul significato dell’Unione proprio oggi, nel giorno dell’Europa. Cos’è successo allo spirito europeo, di fratellanza e sviluppo, che caratterizzava il sogno europeo? Gli Stati Membri dovrebbero essere i primi a difendere questo sogno, eppure Brexit, l’infinita crisi Greca, la crisi dei migranti, le ondate noEuro ci parlano di un continente diviso.
Non muri ma flessibilità
Come riportato da Repubblica, secondo Laura Boldrini, presidente della Camera, è impossibile “non considerare minacce all’essenza dell’Europa stessa la costruzione di barriere ai nostri confini interni che negano uno dei nostri pilastri: la libera circolazione di merci e uomini all’interno dell’area Schengen.” Se infatti “all’interno di alcuni paesi vengono violati lo stato di diritto e i diritti fondamentali” tutto il progetto Europeo è a rischio.
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