Bruxelles – Gioca anche la carta del rischio di una guerra in Europa David Cameron, il premier britannico che oggi ha tenuto un discorso sul referendum Brexit con il quale il 23 giugno il regno potrebbe lasciare l’Unione europea. “L’Unione Europea ha aiutato a riconciliare paesi che sono stati in conflitto per decenni e a mantenere la pace. Potremmo voltare all’indietro le lancette degli orologi verso un’era di nazionalismi in lotta fra loro in Europa”, ha detto Cameron ricordando i secoli di guerre tra gli stati dell’Europa.
“Siamo sicuri che la pace e la stabilità siano garantiti al di là di ogni dubbio sul nostro continente – ha sostenuto – e l’isolazionismo non ha mai reso un buon servizio alla Gran Bretagna”. Secondo il premier “la verità è che quello che avviene nel nostro vicinato ha importanza anche per il nostro paese. Era vero nel 1914, nel 1940 e nel 1989″, che sono gli anni dello scoppio della prima guerra mondiale, della seconda e della caduta del muro di Berlino. Cameron ha ricordato anche il 1815, anno della battaglia di Waterloo. “Se le cose vanno male in Europa, non facciamo finta di poter essere immuni dalle conseguenze”, ha concluso.