Roma – La minaccia di attentati terroristici nell’Ue “è ancora molto alta, la più grave dai tempi dell’11 settembre”, e “temo sia probabile un nuovo attacco in Europa in futuro”. L’allarme è stato lanciato dal direttore di Europol, Rob Wainwright, in audizione davanti al comitato Schengen del Parlamento italiano. “Non abbiamo informazioni su specifiche minacce nei confronti dell’Italia” ha aggiunto, anche se l’allerta rimane elevata.
Il funzionario dell’agenzia europea ha rivelato l’esistenza di “conferme sul fatto che due degli attentatori di Parigi erano arrivati in Europa attraverso i canali della migrazione”. Dunque, ha proseguito, “la nostra principale preoccupazione è che altri terroristi arrivino” attraverso gli stessi canali, “anche grazie a documenti contraffatti”. Pero, ha rassicurato, “stiamo monitorando la situazione”.
Wainwright ha registrato un aumento del livello di cooperazione dei servizi di intelligence tra i Paesi membri contro il terrorismo, dopo le gravi falle che sono emerse tanto in relazione agli attentati di Parigi quanto agli attacchi più recenti di Bruxelles. Ci si è mossi anche a livello comunitario, ha sottolineato ancora, ricordando l’approvazione definitiva del pacchetto Pnr. “La creazione del registro dei nomi dei passaggeri dei voli aerei (Pnr) prevede la possibilità per gli Stati membri di usare gli strumenti di Europol per scambiare informazioni”, ha spiegato il britannico, secondo il quale “il Pnr non deve essere sviluppato come strumento isolato ma dentro un sistema complessivo” di cooperazione per la sicurezza.
Il direttore di Europol ha anche parlato del legame tra immigrazione e criminalità organizzata. Nel 2015, “il 90% dei migranti ha dichiarato di avere utilizzato servizi illegali” per raggiungere l’Ue. “Ciò significa che l’attività criminale di questi trafficanti è il cuore del problema in Europa e deve essere il cuore della nostra risposta”, ha indicato. Secondo le stime dell’agenzia, “le reti criminali, solo l’anno scorso, hanno avuto un fatturato tra i 3 e i 6 miliardi di euro”, cosa che rende il traffico di esseri umani “il mercato criminale in più rapida ascesa in Europa”. Un business nel quale Europol ha individuato “40mila contrabbandieri coinvolti nel traffico di migranti in Europa e più di 100 imbarcazioni sospette”.