Bruxelles – Nella giornata mondiale a tutela della libertà di stampa “l’Europa intende ricordare i principi di mantenimento e promozione per una stampa indipendente, pluralista e libera; valori essenziali per lo sviluppo e il mantenimento sia della democrazia in una nazione, che per lo sviluppo economico”. Con queste parole l’Alto rappresentante Federica Mogherini, ha celebrato il 20esimo World press freedom day, che quest’anno coincide con due tappe importanti: Il 250esimo anniversario della prima legge sulla libertà di informazione del mondo, quella contenuta nella Dichiarazione dei diritti della Virginia durante la rivoluzione americana e il 25esimo anniversario dell’adozione della dichiarazione di Windhoek in Namibia, dichiarazione volta a promuovere la nascita di una stampa africana libera e indipendente.
Mogherini ha affermato che il diritto alla libertà di opinione e di espressione include la libertà di cercare, ricevere e diffondere informazioni. “Si tratta di un componente chiave della governance democratica e dello sviluppo”, ha affermato, “e le persone hanno bisogno di essere pienamente informate per potersi creare un parere personale, e di conseguenza partecipare ai processi decisionali che riguardano la loro vita”.
“Nel mondo interconnesso di oggi, tra le varie crisi umanitarie, economiche e politiche, il libero accesso alle informazioni è più importante che mai”, hanno affermato le eurodeputate socialiste Anche Elena Valenciano e Silvia Costa. Le due europarlamentari dichiarano di essere preoccupate per la costante erosione della libertà di stampa in tutto il mondo perché “secondo vari rapporti, la libertà di stampa ha raggiunto il suo livello più basso negli ultimi 12 anni, con battute d’arresto in ogni regione del mondo”, ad esempio “solo il 13% della popolazione mondiale vive in Paesi in cui i media sono considerati liberi, mentre l’intimidazione e la violenza fisica contro i giornalisti sono in aumento” dicono.
Del World Press Freedom Day si è discusso anche in Commissione europea, dove si è annunciato il tema centrale del colloquio annuale sui diritti fondamentali che si terrà a Bruxelles il 17 e 18 novembre 2016, basato appunto sul pluralismo dei media e della democrazia. “Oggi è l’occasione migliore per ricordare che la libertà dei media e il loro pluralismo sono garanzie essenziali per le democrazie ben funzionanti” ha detto il primo vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans. Il commissario europeo per l’economia digitale, Günther Oettinger, ha aggiunto: “La maggior parte dei nostri Stati membri dispongono di elevati standard di libertà dei media e il pluralismo, tuttavia non dobbiamo prendere questa situazione per scontato. Il Colloquio di novembre consentirà uno scambio aperto sui diversi aspetti del pluralismo dei media in una visione digitale”.