Bruxelles – Il congresso del partito tedesco Afd (Alternative fur Deutschland) punta deciso nella direzione dell’estremismo politico, chiedendo non solo di fermare l’immigrazione e la diffusione dell’Islam, ma anche di rendere illegali i minareti delle moschee e il burqa perché ritenuti incompatibili con la costituzione della Germania.
“L’Islam è estraneo a noi”, ha detto tra gli applausi dei presenti Hans-Thomas Tillschneider, legislatore Afd, “ed è per questo motivo che non possiamo garantire il principio della libertà religiosa”. Il partito, nato 3 anni fa, ha ricevuto molti consensi a seguito della crisi dei rifugiati in Europa, che ha portato in Germania oltre 1 milione di immigrati solo nell’anno scorso.
I delegati del Afd, hanno rincarato la dose di intolleranza religiosa al congresso di ieri, domenica 1 maggio, chiedendo il divieto di minareti alle moschee (le torri da cui viene effettuata la chiamata alla preghiera musulmana) e del burqa (indumento indossato da alcune donne musulmane) perché considerati “simboli islamici del potere”. Il partito di estrema destra, che attualmente non ha deputati nel parlamento federale di Berlino, secondo i sondaggi è supportato dal 14% della popolazione tedesca, confermandosi così una seria sfida per i conservatori della cancelliera Angela Merkel e per altri partiti in corsa per le elezioni federali del 2017.
La cancelliera ha ribadito la tutela della libertà religiosa per tutti, sia perché si tratta di un principio della costituzione tedesca, sia perché l’Islam secondo lei appartiene alla Germania, considerati i quasi 4 milioni di musulmani presenti sul territorio, rappresentanti il 5% della popolazione.