Bruxelles – “Dobbiamo fare in modo che le nostre proposte vengano attuate, e in fretta, se vogliamo salvare il mercato dell’energia nell’Unione europea”. A sostenerlo è Edmond Alphandéry, presidente del Centro per gli studi politici europei (Ceps), che ha pubblicato una serie di raccomandazioni per rafforzare l’unione energetica.
Il Ceps, istituito nel 2015 da un gruppo di 17 esperti provenienti dal settore energetico privato, ha messo in evidenza 8 proposte con lo scopo di favorire gli investimenti transfrontalieri nell’Ue, che nello specifico intendono:
– creare un soggetto indipendente per conformare le varie offerte energetiche alle richiesta, in modo che l’andamento dei prezzi rimanga adeguato nel corso del tempo;
– selezionare i progetti transfrontalieri strategici più efficaci al fine di migliorare la capacità di fornitura del settore pubblico;
– assegnare all’Agenzia per la cooperazione dei regolatori energetici (Acer) il compito di sostenere la convergenza, e l’armonizzazione, tra i vari attori sociali nazionali in modo da creare un ponte transfrontaliero;
– creare un organo mediatore, o coordinatore, che acceleri i progetti più urgenti a livello locale;
– fornire maggiori garanzie agli investitori in caso di conflitto con le autorità pubbliche;
– incoraggiare il Fondo strategico per gli investimenti europei (Efsi) e la Banca europea per gli investimenti (Bei) a fornire strumenti di garanzia aggiuntivi per coprire i rischi degli investitori privati;
– migliorare il modello di business economico di infrastrutture transfrontaliere attraverso la definizione di un nuovo schema di remunerazione e varie formule di indicizzazione;
– assicurare la partecipazione attiva di finanziamento dalla Commissione Europea attraverso i “mezzanine capital”, finanziamenti con vincolo di subordinazione nel rimborso rispetto al normale debito bancario.
“Tutte le raccomandazioni sono state presentate alla Commissione europea, che ha reagito positivamente”, ha concluso Edmond Alphandéry , “perché le nostre sono proposte sincere, e provengono da un gruppo indipendente che conosce i problemi reali del settore energetico”.