Bruxelles – Il tasso di disoccupazione più basso dal 2009. L’Unione europea oggi sembra avere qualcosa di cui compiacersi, ma subito arriva la tegola inflazione, che è negativa, ben lontana da qual 2% che è ritenuto sano per l’economia, poiché alleggerisce i debiti pubblici e libera risorse, oltre ad indicare un buon andamento dei consumi.
Secondo i dati diffusi oggi da Eurostat nell’Area dell’euro nel marzo scorso il tasso destagionalizato di disoccupazione era del 10,2%, giù dal 10.4% del mese di febbraio 2016 e dal 11,2% di marzo 2015. Questo è il tasso più basso registrato nella zona euro dal mese di agosto 2011. Ancora meglio è andata per l’Ue a 28, dove il tasso di disoccupazione è stato dell’8,8% nel marzo 2016, in calo dall’8.9% di febbraio 2016 e dal 9,7% di marzo 2015. Si tratta del tasso più basso registrato nell’Unione da sette anni, dall’aprile 2009.
Per quanto riguarda l’inflazione annua, nella zona euro dovrebbe essere del -0.2% nel mese di aprile 2016, in calo dallo 0.0% di marzo, secondo la stima flash di Eurostat. Osservando le componenti principali di inflazione dell’Area euro, i servizi dovrebbero avere il più alto tasso annuale nel mese di aprile (1,0%, rispetto al 1,4% di marzo), seguiti da cibo, alcol e tabacco (0,8%, stabile rispetto a marzo), beni industriali non energetici, (0,5%, stabile rispetto a marzo) e l’energia (-8,6%, rispetto al -8,7% di marzo).