Abito in Belgio da qualche anno, sono regolarmente residente qui, e dunque anche io tra breve riceverò le pilloline di iodio per me e la mia famiglia, per proteggerci in caso di incidente nucleare. Ora, a parte che da quel che ho capito prendere lo iodio dopo che ti è esplosa accanto una centrale nucleare ha l’utilità che ha pettinarsi dopo essere passato sotto uno schiacciasassi, quello che mi sorprende è la capacità comunicativa del governo belga. Non a caso giudicata una delle peggiori del mondo.
Lanci la campagna di prevenzione quando, un mese fa, dopo due attentati terroristici a Bruxelles ci è stato raccontato che i terroristi (oramai quasi tutti morti o arrestati, ma non tutti temo) avevano tra i loro obiettivi proprio le due scalcagnate centrali nucleari belghe, che sono gestite dai francesi, altra cosa che su questo fronte non mi dà tanta sicurezza. Due giorni fa, poi, il governo tedesco, che saranno poco elastici ma di tecnica ne capiscono, chiede di chiudere un paio di reattori belgi perché sono pericolosi (per non dire pericolanti). A questo aggiungiamo che tutti in Belgio sospettano molto sulle reali ragioni della proroga di apertura concessa ai gestori delle due centrali, che di recente erano state in parte chiuse proprio per motivi di sicurezza (c’erano fratture qui e là).
Dopo tutto questo pensi che il cittadino medio non si debba almeno un po’ agitare? Io, sarò mediterraneo e ansioso, ma non mi sento per niente tranquillo.