Bruxelles – Il settore dei trasporti sta cambiando velocemente e in tutto il mondo si sta investendo per accelerarne la digitalizzazione, l’Unione europea, però, non sta facendo abbastanza. Questo significa che è stato raggiunto a livello comunitario un buon risultato sullo studio di macchine che non hanno bisogno di una persona al volante, la quale invece può comodamente lasciarsi trasportare leggendo il giornale, giocando con il cellulare o guardando un film. La grande sfida però inizia ora, perché non basta creare, bisogna rendere accessibili le innovazioni.
Cosa sta cambiando nel settore delle automobili é il tema che è stato analizzato durante un’audizione pubblica al Parlamento europeo, intitolata: “Auto che si guidano da sole. Il futuro dei trasporti su strada?”. Durante l’incontro è stato affrontato l’argomento della digitalizzazione dei veicoli sotto il punto di vista delle innovazioni e dei cambiamenti che avverranno nella nostra vita quotidiana.
“Sulla base della nostra ricerca, pensiamo che sia le automobili private che i mezzi per il trasporto merci saranno sempre più automatizzati”, ha detto Roberta Frisoni di Steer Davies Gleave, società di consulenza nel settore dei trasporti , “ma il progetto di una totale indipendenza è a lungo termine, perché servono almeno 20 anni per sviluppare tecnologie più sofisticate”. Frisoni ha continuato sostenendo che per ottenere il massimo dei benefici “serve non solo molta ricerca, ma anche un modello di pensiero che garantisca una dimensione comunitaria sia rurale che urbana, perché l’Europa ha bisogno prima di tutto di una road map per la connessione tra gli Stati, in modo che si gettino le basi per un terreno comune”.