Bruxelles – Le violazioni alla libertà di stampa e di espressione “sono passi che allontanano la Turchia dalla visione e dai valori europei”. Così l’alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, Federica Mogherini, commenta la situazione nel Paese, dove non si placano le polemiche per il trattamento dei giornalisti dopo l’ultimo caso di una reporter turco-olandese finita in carcere per due tweet contro il presidente Recep Tayyp Erdogan. Quella della libertà dei media, ha ammesso Mogherini, “è una questione difficile, non solo per le implicazioni nel Parlamento europeo” che potrebbe esprimersi contrariamente alla liberalizzazione dei visti nei confronti di un Paese che viola così evidentemente i valori europei, ma anche per gli effetti “sulla società turca e sulla stessa visione europea”, del Paese.
“Siamo sempre stati molti chiari, non ci sono legami tra il lavoro che noi e le autorità turche facciamo sulla liberalizzazione dei visti e la nostra ferma posizione secondo cui bisogna che la Turchia rispetti i principi e i valori fondamentali dell’Ue”, ha spiegato Mogherini, ricordando: “Ci aspettiamo che la Turchia rispetti questi standard nel modo più alto possibile e siamo sempre stati ben chiari su questo con loro nei nostri dialoghi”.
Mogherini risponde anche alle minacce turche di bloccare la collaborazione sui migranti nel caso l’Ue non dovesse avanzare proposta di liberalizzare i visti entro fine giugno: “Non vedo nessuna ragione per cui le autorità turche debbano avere paura che una volta rispettati tutti i requisiti non si andrà nella direzione della liberalizzazione dei visti come è successo per gli altri Paesi che rispettano i criteri”, sottolinea l’Alto rappresentante. Per Mogherini la questione è semplice: “Se tutti i criteri saranno rispettati si sarà una proposta” per liberalizzare i visti, “altrimenti non ci sarà”.